L’omicidio di Ugo Lofrano, meccanico 74enne di Verbicaro, ha un presunto colpevole: i carabinieri hanno arrestato il nipote 41enne. B. L., fermato nella notte, ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato portato nel carcere di Paola.
Nella notte di giovedì 21 novembre 2024 i carabinieri della compagnia di Scalea hanno arrestato in flagranza per omicidio aggravato, B. L. di 41 anni, meccanico di Verbicaro ritenuto l’autore dell’omicidio di Ugo Lofrano, 74 anni, trovato morto nel pomeriggio di ieri all’interno della sua officina a Verbicaro, nel Tirreno cosentino.
Il presunto omicida era stato fermato nelle ore immediatamente successive al grave fatto di sangue, come riportato nella notte da queste pagine, e dopo qualche ora ha ammesso le proprie responsabilità. I due erano zio e nipote.
L’uccisione del meccanico 74enne – riferiscono i carabinieri – è maturata nell’ambito di un litigio per futili motivi, riconducibili al lavoro. Secondo quanto ricostruito, il 41 enne avrebbe colpito il più anziano parente con un tubo in metallo.
Omicidio Lofrano a Verbicaro: le indagini
Le indagini, avviate dall’Arma subito dopo il rinvenimento del corpo esanime di Lofrano, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola. Intorno alle 18 di ieri, mercoledì 20 novembre 2024, sul numero di emergenza 112 è stata segnalata la presenza di un corpo esanime all’interno di un’officina meccanica di Verbicaro.
I carabinieri di Scalea, giunti sul posto, hanno identificato la vittima, il titolare dell’officina. Ugo Lofrano presentava diverse ferite al capo provocate da un corpo contundente. A pochi metri di distanza dal corpo è stata rinvenuta la presunta arma del delitto, un tubo in metallo con visibili tracce ematiche, sottoposto a sequestro in attesa di successivi accertamenti.
Il sopralluogo è stato effettuato dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Cosenza, che hanno congelato la scena del crimine repertando diverse tracce utili alle indagini.
I militari hanno quindi ascoltato persone informate sui fatti e raccolto elementi significativi a carico dell’indagato che ha fornito, con le garanzie difensive, dichiarazioni compatibili con l’impianto accusatorio sino ad allora raccolto. La salma verrà sottoposta a esame autoptico.
Al termine della formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Paola.
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