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Atti persecutori contro padre e fratello ed estorsione di denaro: i carabinieri di Rende hanno arrestato un 26enne. Per i famigliari una vita da inferno a causa delle sue continue richieste e vessazioni.
Un giovane di 26 anni di Rende è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri della locale stazione con l’accusa di atti persecutori ed estorsione nei confronti dei suoi familiari. Per il giovane, il Giudice per le indagini preliminari di Cosenza ha emesso una misura cautelare degli arresti domiciliari.
Da diverso tempo costringeva il padre e il fratello a consegnargli somme di denaro e, per ottenerli, li perseguitava, minacciandoli anche con insistenti telefonate e messaggi WhatsApp.
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Col passare del tempo, le richieste sono diventate insostenibili e le due vittime vivevano ormai in uno stato di perenne ansia e preoccupazione, tanto che non è rimasto altro loro che denunciare il congiunto all’Arma. L’ultima volta, in ordine cronologico, lo scorso 2 novembre 2024.
I carabinieri di Rende hanno avviato accertamenti, ricostruendo un grave quadro indiziario a carico dell’arrestato in relazione ai reati di di atti persecutori ed estorsione.
Su richiesta della Procura della Repubblica, al fine di evitare la reiterazione dei reati, il Gip ha quindi disposto a carico del giovane la misura cautelare degli arresti domiciliari, presso un domicilio diverso da quello dove abitano le vittime.
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