Un pregiudicato di Amantea arrestato dai carabinieri e la sua compagna denunciata per il reato di estorsione aggravata. Nel mirino della coppia madre e figlio, entrambi invalidi, a consegnargli migliaia di euro.
Avevano costretto per oltre un anno un invalido a consegnargli denaro e beni sotto minacce e violenze continuate: un pregiudicato di 36 anni di Amantea è stato arrestato per estorsione aggravata e la sua compagna 25enne è stata denunciata in stato di libertà per lo steso reato.
Nella mattinata di ieri, 6 novembre 2024, ad Amantea i carabinieri di Paola comandati da Marco Pedullà e dalla stazione di Amantea hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Paola, coordinata dal Procuratore Ernesto Sassano, nei confronti del 36enne.
La vittima, un 39enne invalido, è stato costretto – secondo la ricostruzione fornita dall’Arma – a consegnare ai due la carta libretto postale della madre, anch’essa invalida, e a fornire loro il Pin, necessario per compiere operazioni.
I due, per mesi, hanno quindi prelevato regolarmente tutta la pensione di invalidità e reversibilità della madre, tenendone per loro la gran parte. Inoltre, intascavano anche altre somme dalle vittime, relative agli affitti di alcune abitazioni di loro proprietà. Madre e figlio, costretti dalle minacce insistenti della coppia, hanno anche chiesto soldi in prestito ad amici e conoscenti per soddisfare le pretese dei due malviventi.
Non soddisfatti del cumulo di vessazioni inferte, i due erano soliti utilizzare l’automobile della donna e pretendere denaro per pagare assicurazione e carburante.
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A dare il la alle indagini dei carabinieri le segnalazioni giunte da alcuni cittadini. Nel corso delle attività, i militari hanno sorpreso l’uomo la carta libretto postale intestato alla donna vessata. I successivi accertamenti, condotti dagli uomini e donne della compagnia carabinieri di Paola, hanno permesso di acclarare concordanti elementi investigativi circa le condotte estorsive, commesse tramite giornalieri episodi di vessazione, violenze e soprusi, per ottenere un ingiusto profitto di migliaia di euro.
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