Smantellata a Cosenza una pericolosa organizzazione criminale specializzata nei furti d’auto e nella tecnica del “cavallo di ritorno”. 6 le persone destinatarie di misure cautelari: 2 in carcere, 3 ai domiciliari e 1 con obbligo di presentazione.
Colpo durissimo al crimine organizzato nella città bruzia. La compagnia dei carabinieri di Cosenza, coadiuvata dallo squadrone eliportato Cacciatori Calabria e dal 14esimo battaglione carabinieri Calabria di Vibo Valentia, ha sgominato una pericolosa banda specializzata in furti d’auto e nella tecnica del cosiddetto “cavallo di ritorno”.
Eseguita un’ordinanza di misura cautelare personale emessa dal Gip di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 indagati: 2 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 1 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il risultato a seguito di una complessa indagine coordinata dallaProcura. Gli indagati sono ritenuti responsabili di furti aggravati di veicoli e di connesse attività estorsive, perpetrati con sistematicità a Cosenza e in diversi comuni della provincia.
Le indagini, condotte dalla sezione operativa della compagnia, hanno svelato un modus operandi collaudato: individuazione del veicolo, furto con attrezzature specifiche, custodia in depositi sicuri e successiva richiesta di denaro alla vittima per la restituzione dell’auto.
A cinque degli indagati è contestato il reato associativo, avendo costituito una stabile organizzazione criminale con ruoli ben definiti, operante in un’area ad alta densità criminale della città. Dalle indagini è emerso che la banda era attiva almeno dal 2023, commettendo 18 furti e 3 estorsioni in pochi mesi.
L’attività investigativa, supportata da intercettazioni e servizi di osservazione, ha portato a numerosi riscontri probatori. Il 29 dicembre 2023, tre membri della banda sono stati arrestati in flagranza di reato mentre tentavano un furto a Rende.
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Arresti a Cosenza: la tecnica del “cavallo di ritorno”
Il “cavallo di ritorno” è una pratica criminale diffusa che consiste nel furto di un veicolo per poi riproporlo in vendita alla stessa vittima o a terzi, spesso a un prezzo inferiore al valore di mercato. In alcuni casi, i criminali minacciano le vittime per ottenere un riscatto. Questa tecnica, oltre al danno economico, provoca un forte disagio psicologico nelle vittime.
L’operazione dei carabinieri di Cosenza rappresenta un duro colpo a questa pericolosa organizzazione criminale e un segnale importante per la lotta alla criminalità comune. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici e risalire al materiale rubato.
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