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Ospedale e Casa di comunità a Scalea, approvato progetto definitivo

Approvato il progetto definitivo e immediatamente esecutivo per la realizzazione a Scalea dell’ospedale e della casa di comunità. Pubblicati gli atti della direzione dell’Asp di Cosenza. Riccetti: “Rilancio della sanità territoriale nell’Alto Tirreno cosentino”.

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Con atti deliberativi propri, il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha approvato il progetto definitivo e immediatamente esecutivo per la realizzazione, a Scalea dell’ospedale e della casa di comunità.

Come anticipato in passato, le strutture sanitarie da realizzare con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza avranno sede al Poliambulatorio di località Petrosa dove da anni vengono erogate prestazioni santarie ai cittadini.

L’azienda ha diramato una nota in merito: “Nel corso di questi ultimi anni – si legge – il numero delle prestazioni erogate e degli specialisti presenti è cresciuto in maniera esponenziale. Basti pensare che dal 2018 ad oggi da 11 specialità mediche presenti si è giunti ad offrirne 22.

Inoltre, ad arricchire l’offerta sanitaria è la presenza dell’Aggregazione Funzionale Territoriale (Aft) che vede la partecipazione di 25 medici di medicina generale, presenti in sede per dodici ore al giorno alllo scopo di garantire continuità nell’assistenza e risposte sanitarie appropriate a tutti i codici
bianchi che, altrimenti, afferirebbero impropriamente al pronto soccorso”.

Il 118, la Guardia medica e il potenziamento delle attività del consultorio familiare completano il
quadro dei servizi messi a disposizione dei cittadini.

Molta soddisfazione è stata espressa da Angela Riccetti, direttore sanitario del distretto Tirreno dell’Asp di Cosenza. “In questi anni – ha detto – ho lavorato assiduamente per potenziare il Poliambulatorio di Scalea e, oggi, posso ritenermi soddisfatta di quanto realizzato. Tra le altre cose spero di riuscire ad attivare, nel più breve tempo possibile, ulteriori servizi come quello della telemedicina“.

Presso la sede di Scalea, l’azienda punta inoltre, nei prossimi anni, a incrementare altri servizi, oltre all’ospedale e alla casa di comunità. Tra questi riattivazione delle piscine terapeutiche per il trattamento dei disturbi dello spetto autistico e l’accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative.

“Il Poliambulatorio di Scalea – ancora Riccetti -, diventerà casa di comunità e ospedale di comunità con lo
scopo di rispondere ai bisogni di natura sanitaria e sociosanitaria per la popolazione di riferimento. La Casa di Comunità garantirà servizi di diagnosi e cura, di assistenza medica e infermieristica, mentre l’Ospedale di Comunità sarà struttura sanitaria di ricovero, assolvendo ad una funzione intermedia tra l’assistenza domiciliare e il ricovero ospedaliero vero e proprio”.

L’Ospedale di Comunità, quindi, eviterà di congestionare le strutture ospedaliere attraverso ricoveri
impropri e favorirà dimissioni protette in tutte quelle situazioni in cui le necessità sociosanitarie
includono, ad esempio, esigenze di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e di assistenza o
sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile a domicilio.

L’accesso all’Ospedale di Comunità sarà possibile sia in occasione di dimissione da struttura ospedaliera che per quei pazienti che provengono dal loro domicilio, essendo previsti anche ricoveri brevi.

“Il potenziamento, in questi termini, del Poliambulatorio di Scalea – conclude Angela Riccetti –
potrà finalmente rispondere a molte di quelle istanze sanitarie che, fino ad oggi, non hanno ancora
ottenuto un’adeguata risposta”.


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