PRAIA A MARE

Dalla Calabria e dalla Basilicata per scalare il Monte Ararat in Turchia

A quota 5137 metri sul livello del mare la cima del Monte Ararat, il più alto della Turchia, noto anche come “Montagna del dolore”. L’impresa di Miriam Gioia, Francesco Lagatta e Giuseppe Limongi, originari di Praia a Mare, Lauria e Latronico.


Un gruppo di scalatori provenienti dalla Calabria e dalla Basilicata ha recentemente raggiunto la vetta dell’Ararat, a quota 5137 metri sul livello del mare, il più alto monte della Turchia, un tempo facente parte dell’Armenia, e noto anche come “Montagna del dolore”.

Si tratta di Miriam Gioia, Francesco Lagatta e Giuseppe Limongi, originari di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, Lauria e Latronico in provincia di Potenza. Nel loro gruppo figurano anche una guida curda e un gruppetto proveniente dalla Polonia.

Dopo 3 giorni di salita verso l’obbiettivo, infine raggiunto, “siamo rimasti bloccati a campo 2 da una bufera di vento, ma scenderemo al più presto”, hanno fatto sapere raccontando le difficoltà incontrate anche verso l’ascesa alla vetta del Monte Ararat, sempre dovuta alle forti raffiche di vento che hanno interessato l’area.

Le ultime ore prima dell’emozionante traguardo sono state condite inoltre da mancanza di sonno e dalla prospettiva di dover rinunciare a causa delle condizioni meteo. Poi un miglioramento e la possibilità di proseguire, percorrendo gli ultimi metri, a notte fonda.

Indossando le torce frontali, prima in fila indiana, poi ognuno col “suo passo”, tenendosi a distanza da un baratro incontrato lungo il percorso, il gruppo è riuscito a poggiare i piedi sul cupolone ghiacciato del monte per gli ultimi 300 metri fino alla tanto agognata vetta dell’Ararat.

“La sopra – racconta il praiese Lagatta -, ci abbracciamo, non riusciamo a parlare, una piccola lacrima scende lungo il viso e si ghiaccia. Non c’è nulla, se non un palo piantato di traverso, il nulla è sopra di noi e intorno a noi”. Poi, la discesa: “Non sono previsti bivacchi, per cui toccherà percorrere i 3000 metri di dislivello senza soste”.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

Recent Posts

Santa Maria del Cedro, Trasporto scolastico 2024-2025: approvate le tariffe

La Giunta del Comune di Santa Maria del Cedro ha approvato le tariffe per il…

3 ore ago

Denis Bergamini, in sua memoria il lungomare di Grisolia

Martedì 17 settembre 2024 l'amministrazione comunale di Grisolia intitolerà il proprio lungomare alla memoria di…

12 ore ago

Santa Maria del Cedro, Giornata Europea della Cultura Ebraica 2024

Il Museo del Cedro celebra il legame millenario tra Calabria ed ebraismo in occasione della…

3 giorni ago

Cocktail, Peperoncino e Cedro: Samanta Tarallo e Valentina Vaccaro reinventano i sapori della Calabria al PFD 2024

Idee innovative: due nuovi cocktail al peperoncino e al cedro creati da Samanta Tarallo e…

3 giorni ago

Scalea, sequestrato un complesso turistico per occupazione abusiva di demanio marittimo

Posto sotto sequestro su mandato della procura di Paola un complesso turistico a Scalea privo…

5 giorni ago

Testimoni di Geova Calabria, Bibbia: un corso gratuito che cambia la vita

In Italia impegnati oltre 250 mila testimoni di Geova in una campagna mondiale per conoscere…

5 giorni ago

This website uses cookies.