Sequestro di un allevamento di bovini a Castrovillari per sfruttamento dei lavoratori. I carabinieri hanno scoperto condizioni di lavoro inumane e paghe irrisorie.
I carabinieri della compagnia di Castrovillari e del nucleo Ispettorato del lavoro di Cosenza hanno eseguito un sequestro preventivo nei confronti di M. D. L., 57enne del posto, indagato per intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari e condotte dai militari dell’Arma, hanno permesso di constatare come i dipendenti dell’azienda agricola e di allevamento di bovini lavorassero 7 giorni su 7, festivi inclusi, con orari massacranti che andavano dalle 4 del mattino fino alle 20, con pausa pranzo di due ore ed occasionali, sporadiche e brevi soste durante il lavoro.
Il monitoraggio svolto su un lungo periodo tra agosto ed ottobre 2023, ha permesso ai carabinieri di appurare che la giornata lavorativa “tipo” fosse di 11-12 ore al giorno, senza alcun riposo settimanale. Inoltre, alcuni lavoratori regolarmente assunti vivevano in un container, proprietà del titolare dell’azienda, in scarse condizioni igienico-sanitarie, privo di agibilità ed abitabilità, senza impianti di riscaldamento e con sporcizia diffusa.
Le spettanze giornaliere erano di soli circa 28 euro, in totale difformità rispetto ai contratti collettivi nazionali di lavoro.
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI CRONACA
Per evitare che la situazione continuasse, l’intero comparto aziendale, i beni immobili e mobili, comprensivi di circa 300 bovini e vari veicoli, dal valore stimato di circa 2.000.000 di euro, sono stati sottoposti a sequestro preventivo e affidati al controllo di un amministratore giudiziario.
Le indagini, ancora in corso, sono condotte dalla Procura della Repubblica di Castrovillari e dai carabinieri di Castrovillari. M. D. L. è indagato per intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera. Resta fermo che, data l’attuale fase del procedimento, ancora nell’ambito delle indagini preliminari, gli elementi acquisiti conducono ad un giudizio di gravità indiziaria, peraltro condiviso dal giudice, in attesa degli elementi che l’indagato vorrà addurre in suo favore e che saranno oggetto di verifica.
Resta sempre aggiornato sulle ultime notizie della Riviera dei Cedri e della Valle del Noce pubblicate da Infopinione. Seguici attraverso i nostri canali social. Siamo presenti su Facebook e Instagram. Puoi inoltre iscriverti al nostro canale Telegram. Per contattare la redazione e chiedere la pubblicazione di comunicati stampa, effettuare segnalazioni di problematiche, sottoporre opinioni chiedendone la pubblicazione, inviare foto o video, scrivi all’indirizzo di posta elettronica redazione@infopinione.it o contatta via Whatsapp i numeri 3277819323 e 3280523076.