Elezioni Santa Maria del Cedro, campagna elettorale infuocata tra accuse e ricorsi alle vie legali

Molte le intemperanze in questa prima parte della campagna elettorale per le elezioni comunali di Santa Maria del Cedro. Botta e risposta tra i due candidati sindaci attorno a un caso di presunte minacce mosse da un candidato a una elettrice.

Si scalda ulteriormente la campagna elettorale per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale di Santa Maria del Cedro. Dopo le schermaglie registrate durante i primi comizi nelle piazze del centro altotirrenico, le ultime ore hanno offerto un botta e risposta “tutto social”, con contenuti scritti e video dirette di Facebook.

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A monopolizzare l’attenzione, in particolare, una vicenda che vede coinvolto Marco Aulicino, candidato alla carica di consigliere per la lista Insieme per il Futuro dell’aspirante sindaco Biagio Farace.

In una diretta Facebook di ieri, lunedì 20 maggio 2024, il sindaco uscente e ricandidato alla guida di Continuità e Concretezza, Ugo Vetere, ha riferito di presunte minacce mosse da Aulicino a danno di una sostenitrice del suo gruppo e manifestato l’intenzione di consegnare prove circa i fatti raccontati alle forze dell’ordine preposte.

In reazione, Marco Aulicino – si apprende da un comunicato stampa – starebbe valutando l’azione legale nei confronti dell’attuale primo cittadino, dichiarandosi “completamente estraneo ai fatti” e ritenendo offesa la propria reputazione di cittadino. Lo stesso ha inoltre chiesto, sempre via social, “di diffondere l’audio” contenete le presunte minacce.

Questo anche in considerazione del fatto che l’accusa “ha scatenato una reazione a catena – spiega Insieme per il Futuro nel proprio comunicato -, che ha visto Marco bersaglio di insulti, oltre che dello sdegno da parte di alcuni giovani del paese e di persone vicine alla cerchia del Vetere. Credendo alle sue parole, hanno attaccato Marco con post, telefonate, messaggi”.

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Oggi, martedì 21 maggio 2024, Ugo Vetere è tornato sulla vicenda con un nuovo video messaggio nel quale ha affermato di “aver semplicemente portato a conoscenza della popolazione il grido di dolore di una nostra concittadina” e che “chiuso per motivi di indagine questo capitolo” ora, “non vogliamo fare altro che parlare di quanto fatto” e “del futuro di Santa Maria del Cedro”. Il capolista di Cec ha inoltre invitato il suo gruppo a “ignorare ogni sorta di provocazione e offesa” e a concentrarsi sui contenuti.

In merito a quest’ultimo aspetto, il gruppo di Ipif con a capo Farace ha replicato: “In tutta questa prima parte di campagna elettorale” Vetere ha espresso “continui insulti e vessazioni nei confronti dei candidati della nostra lista”.

E ancora: “Ci ha accusato di essere dietro a profili anonimi, di aver prodotto un volantino dal quale ci siamo dissociati durante un pubblico comizio. Loro hanno ricevuto attacchi dalla gente comune che ha dovuto mascherarsi per non incorrere in conseguenze. Noi siamo stati direttamente e pubblicamente
denigrati e attaccati da un candidato sindaco.

Adesso – concludono Farace e i suoi – dice che vuole parlare di contenuti. Noi abbiamo iniziato già dall’inizio della campagna elettorale a farlo, con proposte sull’inclusione, l’occupazione femminile, la sostenibilità ambientale e ancora continueremo”.

Largo ai contenuti, dunque, alle proposte, alle idee e alle visioni della Santa Maria del Cedro che sarà, in sostituzione degli attacchi reciproci che hanno caratterizzato questa prima frazione di corsa elettorale. Comportamenti che hanno suscitato insofferenza in una non trascurabile fetta dell’elettorato.

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