Lo spettacolo “Meta-concerto: le forme musicali” sarà in tournée a marzo a Napoli e a Castro dei Volsci (Frosinone). Esibizione nata dall’esperienza della rassegna musicale Ti Racconto un suono a Scalea.
“Meta-concerto: le forme musicali” è il nome dello spettacolo nato dall’esperienza della rassegna musicale Ti Racconto un suono a Scalea e oggetto di una prima mini tournée con date al Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo di Napoli, il 27 marzo 2024, e al teatro Vittorio Gassman di Castro dei Volsci a Frosinone, il 28 marzo.
“Lo spettacolo – spiegano gli organizzatori – ha tratto linfa dai presupposti di Ti Racconto un Suono la rassegna di musica classica nata nel 2021 presso i giardini secolari di Villa Giordanelli a Scalea, una dimora di importante valore storico appartenente anche al circuito Fai. Già nel nome porta con sé una dichiarazione di intenti: avvicinare un pubblico più ampio possibile alla musica classica, raccontandola, appunto, oltre che suonandola.
Con particolare attenzione ai giovani, sia come pubblico che come protagonisti, a partire dalla scelta dei due direttori artistici fino alla presenza in cartellone di eventi dedicati proprio ai talenti in erba. Obiettivi ambiziosi, perseguiti con un taglio innovativo e format unici che si nutrono di una contaminazione virtuosa tra generi e arti”.
L’idea di “Meta-concerto: le forme musicali” nasce dal più giovane dei due direttori artistici, Lorenzo Maria Aronne, pianista e compositore ventitreenne, che plasma l’evento partendo da una domanda: è possibile un concerto dentro il concerto?
“Durante lo spettacolo – viene spiegato – di fatto si crea il concerto stesso, sviscerando i processi creativi che portano alla scelta del repertorio, illustrando con aneddoti storici i brani scelti, che magari, una volta eseguiti, vengono anche scartati durante lo spettacolo stesso, giungendo così all’idea definitiva della serata, ovvero le forme musicali. Un concerto-spettacolo quindi in continua evoluzione.
Non a caso quest’anno presenta una innovazione dal punto di vista strutturale: perché la musica Classica deve per forza rimanere classica? Molti ignorano che il linguaggio definito tradizionale, in realtà è sempre il faro per tutti gli artisti che hanno avuto successo con la musica.
Basti pensare che i Beatles hanno più volte utilizzato concatenazioni armoniche di Johann Sebastian Bach. O, per citare un altro esempio, la quinta Sinfonia di Beethoven: utilizzata nei repertori Pop Rock da almeno una cinquantina di artisti odierni”.
La direzione artistica dei due giovani talenti calabresi crea un cartellone ricco di format musicali che indagano la musica classica dalle più disparate angolazioni e la uniscono in primo luogo al teatro, centrando il loro intento di avvicinare lo spettatore ad una musica che si dimostra sempre capace di grande innovazione e sorpresa, ma anche di leggerezza e divertimento.
“Una rassegna di giovani per i giovani“, afferma Andrea Fama, presidente di Eclectica, associazione promotrice della rassegna, che ha a cuore la valorizzazione del territorio e la promozione culturale. “L’obiettivo di questa rassegna – continua – è abbattere muri e costruire ponti: tra persone, tra pubblico e artisti apparentemente distanti, tra le arti stesse.
“Miriamo ad accrescere la consapevolezza di chi segue i nostri concerti, in modo da avvicinare il pubblico a un genere troppo spesso considerato complesso” chiosa il maestro Salemme, cui fa eco Aronne, che aggiunge: “La musica classica si dimostra continuamente capace di innovazione, noi continuiamo a credere in essa e all’idea che sta alla base di Ti Racconto un Suono: la classica è la musica di tutti, ma non tutti ancora lo sanno”.