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Maladepurazione in Calabria: 18 arresti per traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale

Traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale e frode nelle pubbliche forniture: 18 arresti in Calabria per maladepurazione nell’operazione “Scirocco”. Le indagini della Dda e dei carabinieri hanno svelato un sistema di illeciti che ha compromesso la qualità delle acque.

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Stamattina, i carabinieri del comando per la Tutela ambientale e la sicurezza energetica, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone.

Di esse, 4 sono state portate in carcere, 13 ai domiciliari e 1 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. A vario titolo, gli indagati sono gravemente indiziati di associazione per delinquere, traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale e frode nelle pubbliche forniture.

L’indagine sulla maladepurazione in Calabria, denominata “Scirocco“, effettuata nelle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia, ha ipotizzato l’esistenza di un’organizzazione che otteneva illeciti profitti dalla gestione di 34 depuratori a servizio di 40 comuni calabresi. Le condotte illecite contestate includono:

  • Abbattimento dei costi di gestione mediante il parziale trattamento dei fanghi e la mancata manutenzione degli impianti;
  • Falsificazione dei Formulari di Identificazione Rifiuti;
  • Smaltimento illecito di oltre 2.000 tonnellate di rifiuti;
  • Richiesta di oneri per manutenzioni mai eseguite.

Il malfunzionamento degli impianti ha causato l’illecito sversamento di liquami non trattati in terreni e mare, con grave compromissione delle matrici ambientali. Sono stati infatti sequestrati 4 depuratori e sono stati effettuati accertamenti in 24 comuni, con il riscontro di frodi ai danni della pubblica amministrazione con la complicità di funzionari pubblici.

Le attività tecniche di monitoraggio e i dati di Legambiente sulla qualità delle acque hanno confermato la gravità della situazione. Le indagini sono in corso e gli odierni indagati sono presunti innocenti fino a prova contraria.


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