Da 30 anni si cerca una soluzione ai problemi provocati da una settantina di vacche allevate allo stato brado da un uomo di Verbicaro. In questa vicenda pesano soprattutto i danni alle coltivazioni e l’atteggiamento “da Far West” dell’allevatore.
Agricoltori di Verbicaro esasperati dai danni provocati da tempo nei loro terreni da una settantina di vacche che vagano incustodite. In rappresentanza dei loro interessi il sindaco Francesco Silvestri ha chiesto un incontro al prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella.
Il primo cittadino conferma l’esistenza del problema che minaccia inoltre l’incolumità pubblica e che, come portato a galla in queste ore da un articolo di Francesca Lagatta su LaC, avrebbe un colpevole già individuato da tempo, trattandosi di una vicenda iniziata circa 30 anni fa: un anziano allevatore verbicarese.
Il comportamento dell’uomo viene descritto dal sindaco come “particolare”, ma stando a quanto viene denunciato, anche in forma ufficiale alle forze dell’ordine territoriali, rasenta l’atteggiamento “da Far West”. L’uomo si è sempre sottratto alle richieste, ispirate dal buon senso o sotto forma di denunce, di evitare l’allevamento allo stato brado o quanto meno di controllare i capi, evitando sconfinamenti e conseguenti danni alle colture.
Tra gli aspetti oggetto di denunce ci sarebbero anche presunte irregolarità dell’attività aziendale dell’allevatore ed è stato chiesto di svolgere verifiche in merito alla regolare registrazione delle vacche che danneggiano coltivazioni e turbano la quiete delle contrade in altura di Verbicaro.
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Alle lamentele dei cittadini, il sindaco Silvestri ha sempre reagito cercando sponde istituzionali che però non sono arrivate o soltanto in parte. L’allevatore in questione “pensa di poter fare quello che vuole” dice a Infopinione il primo cittadino, probabilmente perché “la legge non interviene energicamente e delle denunce ricevute se n’è sempre fregato”, ha aggiunto.
Sulle eventuali responsabilità si è sempre registrato uno scaricabarile “tra azienda sanitaria provinciale, ente Parco del Pollino e sul Comune – commenta ancora il sindaco Silvestri -. L’incontro che ho chiesto al prefetto fa parte di una serie di miei atti verso la prefettura allo scopo di trovare una soluzione”.
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