Il libro “Sodomia” di Saverio Di Giorno discusso oggi nella Commissione Anti-ndrangheta del Consiglio della Regione Calabria. L’opera all’attenzione dell’organismo nell’ambito di una serie di incontri finalizzati alla discussione per la definizione di un Piano speciale legalità.
I contenuti del libro inchiesta “Sodomia. Vita di un Boss e di un Operaio nella Città del Potere” sono stati al centro della seduta della Commissione Anti-ndrangheta del Consiglio della Regione Calabria di oggi.
L’opera di Saverio di Giorno, giornalista e scrittore calabrese, sono stati posti all’attenzione dell’organismo nell’ambito di una serie di incontri finalizzati alla discussione per la definizione di un Piano speciale legalità.
Il volume (leggi qui) raccoglie la testimonianza inedita del collaboratore di giustizia Franco Garofalo, ex membro apicale del clan Perna di Cosenza, e la accosta a riferimenti documentali e ad altre fonti giudiziarie.
Il libro narra la storia di due uomini, un boss e un operaio, entrambi calabresi, le cui vite si intrecciano sullo sfondo di una società dominata dalla ‘ndrangheta. Le loro vicende mettono in luce il legame perverso tra mafia e istituzioni locali, che ha permesso ai clan di crescere e prosperare, controllando appalti, sanità, voti e persino coprendo crimini e omicidi.
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“Sodomia” offre un’analisi approfondita del fenomeno mafioso in Calabria, con particolare riferimento alla ‘ndrangheta cosentina, definita dall’ex procuratore generale Otello Lupacchini nella prefazione del libro come un vero e proprio “comitato d’affari”.
Il libro, arricchito dai contributi di Claudio Dionesalvi, Luigi De Magistris e del giornalista Claudio Cordova, rappresenta un importante strumento per comprendere le dinamiche della ‘ndrangheta e per contrastare il suo potere.