Franco Muto continuerà a scontare in regime di domiciliari la pena a 20 anni per associazione per delinquere di tipo mafioso. La decisione delle autorità giudiziarie in attesa del pronunciamento del tribunale di sorveglianza di Catanzaro.
In attesa del pronunciamento del tribunale di sorveglianza di Catanzaro, Franco Muto, 82enne boss dell’omonimo clan di Cetraro, egemone su tutto il Tirreno cosentino, continuerà a scontare ai domiciliari presso la propria abitazione.
L’uomo deve scontare i 18 anni di reclusione che gli restano da scontare dei 20 complessivi inflittigli nel 2021 dalla Corte d’appello di Catanzaro per associazione per delinquere di tipo mafioso.
SEGUI INFOPINIONE SU GOOGLE NEWS
L’avvocato del boss calabrese, Michele Rizzo, ha reso noto che la Procura generale della Corte d’Appello di Catanzaro e i magistrati di sorveglianza di Cosenza e di Sassari “accogliendo una mia istanza, hanno sospeso l’ordine di carcerazione di Francesco Muto, che aveva già scontato un anno in detenzione domiciliare spirato venerdì 9 febbraio 2024.
Questa mattina (ieri, ndr) – ha aggiunto il legale – si attendeva la traduzione in carcere del mio assistito, ma le autorità hanno prorogato la detenzione domiciliare in attesa della decisione del tribunale di sorveglianza di Catanzaro”.
A novembre scorso, La Corte di Cassazione aveva rigettato il ricorso che era stato presentato dalla Procura generale contro la concessione a Franco Muto del beneficio della detenzione domiciliare.
Gli arresti domiciliari erano stati disposti per Muto dal Tribunale di sorveglianza in considerazione dello stato di salute e dell’età avanzata del boss, detto “il Re del pesce“.