Quasi ultimato in queste ore il nuovo murales di Attorrep a Santa Maria del Cedro: il soggetto è un bambino di strada. Lo street artist calabrese realizza un’opera che invita a riflettere su infanzia e multiculturalità.
Lo sguardo apparentemente perso nel vuoto, gli occhi incorniciati dalle mani sulle quali poggia la faccia, la carnagione scura, i gomiti piantati sulle cosce mentre siede su un muretto, gli abiti minimali e sgualciti, i piedi scalzi che sfiorano l’asfalto.
Si presenta così il soggetto, un bambino per strada, dell’ultimo murales realizzato a Santa Maria del Cedro da Attorrep, al secolo Antonino Perrotta, street artist di Diamante, autore di opere murali in tutta Italia.
Il dipinto è in fase di ultimazione e occupa l’intera facciata di un edificio che dà sul parcheggio di via degli Aragonesi, nell’area in cui sono concentrate le scuole, il municipio e la sala consiliare.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Laos”, voluto dall’amministrazione comunale e finanziato dal Gal Riviera dei Cedri allo scopo di realizzare opere di street art per abbellire il paese lanciando anche dei messaggi.
Murales Santa Maria del Cedro: i signficati della nuova opera di Attorrep
SEGUI INFOPINIONE SU GOOGLE NEWS
“È stata proprio la vicinanza agli edifici scolastici a ispirare il soggetto – spiega Perrotta, interrompendo per un attimo di lavorare sugli ultimi dettagli -.
Il murales esprime due significati: la multiculturalità che ormai connota la nostra società, che si coglie dal colore della pelle del bambino, e il recupero della memoria di una infanzia di qualche generazione fa, fatta di intrattenimenti molto semplici, ‘di strada’, priva di tecnologia, meno ricca ma probabilmente più spensierata rispetto a oggi.
Ho cercato di trasmettere questo aspetto attraverso i piedi nudi del soggetto”, ha aggiunto Attorrep che ha concluso: “Poi, la street art è caratterizzata dalla possibilità per l’osservatore di conferire un proprio significato personale all’opera che osserva.
Spero che chi guarderà questo murales possa vivere questo genere di esperienza interpretativa e sono convinto che molti abitanti del posto o turisti sapranno immedesimarsi nel soggetto”, ha concluso.