Il comitato di cittadini esasperati dallo stallo nei lavori per la riapertura della Ss 18 a Castrocucco di Maratea chiede chiarezza. La strada, dopo la temporanea e parziale riapertura estiva, è ancora chiusa e si vive nell’incertezza.
Il comitato cittadino Mo Basta di Maratea chiede aggiornamenti circa i lavori sulla Ss 18 nuovamente interrotta a Castrocucco dopo la temporanea apertura nei mesi estivi. Si tratta, lo ricordiamo, della porzione di statale devastata da una terribile frana verificatasi a fine 2022 (leggi qui).
Allo scopo, la presidente Elena Schettini ha scritto al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del Governo Meloni, Matteo Salvini, alla rappresentanza lucana dell’Agenzia nazionale autonoma delle strade (Anas), oltre che all’assessore al ramo della Regione Basilicata, Gerardina Sileo, e al sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli.
I cittadini sono esasperati tanto dai disagi quanto dalle perdete economiche conseguenti allo stallo delle opere sul principale collegamento da e per altri centri della Valle del Noce, del Lagonegrese e della Riviera dei Cedri, in Basilicata.
Il comitato lamenta scarsa chiarezza sull’avanzamento dei lavori. “In relazione all’interruzione della Ss 18, vogliamo risposte dettagliate ai seguenti quesiti:
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Sapere, dunque, per organizzare la vita quotidiana di semplici cittadini e di imprenditori, tutti colpiti dai disagi che ormai si protraggono da oltre un anno. Il comitato Mo basta, ricorda allora la manifestazione dello scorso 27 ottobre, alla quale hanno partecipato circa 150 cittadini di Maratea. Anche allora, la richiesta era la stessa: “Risposte che finora non sono arrivate”, chiarisce Elena Schettini.
“I cittadini – aggiunge la presidentessa del comitato – si sentono abbandonati dalle istituzioni e frustrati dall’incapacità di vedere soluzioni concrete e durature. Le risposte del nostro sindaco e commissario straordinario per l’emergenza sono state fino ad ora sporadiche, imprecise e prive di sostanziali soluzioni, demandando la maggior parte delle responsabilità ad Anas e alla Regione Basilicata”.
Infine, il comitato propone agli enti intestatari delle proprie richieste un incontro per ottenere delle risposte concrete e chiare, non escludendo la possibilità di inscenare nuove manifestazioni di protesta.
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