Franco Muto, storico boss della cosca di ‘ndrangheta di Cetraro, proseguirà a scontare quel che resta della pena di 20 anni di carcere per associazione mafiosa ai domiciliari. La decisione della Corte di Cassazione.
Lo storico boss di Cetraro Franco Muto sconterà quel che resta della pena di 20 anni di carcere presso il suo domicilio. Lo ha deciso ieri, mercoledì 29 novembre 2023, la Corte di Cassazione pronunciandosi sul ricorso della Procura generale della Corte di Appello di Sassari.
Quest’ultima, a luglio scorso, aveva impugnato un provvedimento del tribunale di Sorveglianza con il quale, a febbraio 2023, aveva concesso a Franco Muto gli arresti domiciliari.
Lo rende noto Michele Rizzo, avvocato del boss cetrarese di ‘ndrangheta, secondo il quale la Corte di Cassazione “ha rigettato definitivamente e integralmente il ricorso del Procuratore generale, accogliendo le mie argomentazioni. Franco Muto continuerà quindi ad espiare la pena in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione di Cetraro“, ha concluso il legale.
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Sul capo clan cetrarese pende una condanna a 20 anni inflittagli nel 2021 dalla Corte di Appello di Catanzaro per il reato di associazione mafiosa nell’ambito del processo penale scaturito dall’operazione Frontiera contro le ingerenze nel tessuto economico del Tirreno cosentino da parte della malavita organizzata.
Il giudice di secondo grado lo ha ritenuto promotore, con compiti di direzione, di tutta l’attività della cosca e con il compito di difendere e ampliare, anche in Basilicata e in Campania, il proprio monopolio nell’offerta del pescato.