Non luogo a procedere per le Oss Rosa Maria Falabella e Maria Rosaria Mauro accusate nell’ambito di una operazione che aveva condotto alla chiusura della Casa di riposo di Lagonegro.
Venerdì 17 novembre 2023, il tribunale di Lagonegro ha propeso per il non luogo a procedere per Rosa Maria Falabella e Maria Rosaria Mauro, operatrici socio sanitarie della Casa di riposo Maria Luisa Cosentino di Lagonegro, in merito all’accusa di maltrattamenti nei confronti degli ospiti della struttura.
Il giudice ha riqualificato l’ipotesi di reato da maltrattamenti in percosse, ma in mancanza di una querela di parte per le percosse il reato è diventato improcedibile.
Era stata inoltre coinvolta una terza operatrice per i medesimi reati, che nel frattempo ha patteggiato e non è stata coinvolta nella sentenza di assoluzione.
Maltrattamenti nella Casa di riposo “Cosentino” di Lagonegro: la vicenda
I fatti risalgono a maggio 2019 e riguardano una vicenda che ha condotto alla chiusura della struttura, tutt’oggi inattiva. Le indagini furono coordinate dalla Procura della Repubblica di Lagonegro e condotte dai carabinieri del Nas di Potenza.
Era emerso (leggi qui) che gli ospiti della casa di riposo di Lagonegro venivano picchiati e umiliati dalle tre indagate che “ponevano in essere con serialità – aveva detto il procuratore Gianfranco Donadio – condotte gravemente vessatorie sotto il profilo morale e fisico”.
Dalle intercettazioni gli investigatori avrebbero accertato episodi gravi: violenze, vessazioni, percosse, intimidazioni, umiliazioni e persino somministrazioni errate di farmaci, anche ad anziani affetti da patologie fisiche o mentali.
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Le parole dei legali delle due imputate
Le due Oss sono state difese dagli avvocati Antonella Latronico, Domenico Stigliani e Vincenzo Mastroianni.
I legali hanno diffuso un comunicato stampa in merito alla decisione dei giudici.
“Dopo un attento esame delle prove presentate nel corso del processo, la Corte ha concluso che non sussiste il reato di maltrattamenti, come sostenuto dall’accusa. Esprimiamo piena soddisfazione per la sentenza, che finalmente rende giustizia e pone fine a una gogna ingiusta alla quale sono state sottoposte le nostre assistite.
La difesa ha sempre sostenuto l’innocenza delle imputate e ha dimostrato in modo convincente che le accuse mosse nei confronti delle Oss Falabella e Mauro erano prive di fondamento. Durante il processo, sono state presentate testimonianze e prove che hanno confutato le affermazioni dell’accusa, contribuendo a smontare il quadro accusatorio”.