Polemica ospedale Lagonegro: Ao San Carlo rassicura la comunità

L’AOR San Carlo interviene sulla polemica sull’ospedale di Lagonegro, rassicurando la comunità sul buono stato di salute della struttura.

L’Azienda ospedaliera regionale San Carlo è costretta ad intervenire nella recente diatriba avente ad oggetto l’ospedale di Lagonegro, per rassicurare la comunità sul buono stato di salute della struttura.

L’Aor ha preso atto con preoccupazione delle notizie diffuse sui social e a mezzo stampa, che prospettano un ospedale “moribondo” e che “se confermate – fanno sapere i vertici sanitari -, costituirebbero causa di un ingiustificato e intollerabile danno all’azienda e, soprattutto, alla comunità dell’area”. (leggi qui)

“La realtà è ben diversa, come dimostrato dai dati di attività dell’ospedale – spiegano dall’Aor -. Negli ultimi anni, grazie alla professionalità, competenza e dedizione del personale sanitario, ma anche ad importanti investimenti da parte dell’Azienda, l’ospedale di Lagonegro ha fatto registrare una significativa crescita quali-quantitativa delle prestazioni, con positiva incidenza della migrazione attiva”.

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In particolare, come spiegato dall’Azienda Ospedaliera, è stata favorita tale crescita con azioni rilevanti, quali:

• La pressoché totale sostituzione delle tecnologie elettromedicali anche ventennali con nuove e performanti apparecchiature, essenziale strumento per il personale sanitario.
• Le continue procedure di reclutamento di personale e i programmi di integrazione delle risorse umane operanti in tutti e cinque gli ospedali aziendali.

“Le azioni messe in campo – spiega ancora l’Aor San Carlo – hanno consentito non soltanto di scongiurare interruzioni di attività, come pure succede quotidianamente a livello nazionale a causa della generale carenza di personale medico, ma anche di potenziare le prestazioni disponibili per la comunità dell’area.

In tal senso, basti ricordare i day hospital di oncologia e di ematologia, che hanno finalmente eliminato il disagio degli spostamenti ai pazienti, l’ambulatorio di terapia del dolore previsto da una disposizione normativa disattesa da oltre un decennio, le prestazioni nelle branche di otorinolaringoiatria, già avviate (leggi qui), e di oculistica, di imminente attivazione”.