Il trasferimento di sei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Lagonegro a quello di Sapri ha suscitato polemiche e preoccupazioni da parte della politica e della comunità locale. La perdita di personale mette a rischio la continuità del servizio al pronto soccorso di Lagonegro.
Sei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Lagonegro si trasferiranno a partire dal 1° gennaio 2024 all’ospedale di Sapri. La decisione ha suscitato polemiche e preoccupazioni da parte della politica e della comunità locale. Il trasferimento dei medici ha infatti sollevato la preoccupazione per la situazione del pronto soccorso di Lagonegro, che si ritroverà con un organico ridotto.
I medici, tutti vincitori di concorso, avrebbero scelto di trasferirsi a Sapri per motivi di carriera e di vita personale. L’ospedale di Sapri, infatti, viene ritenuto meglio attrezzato di quello di Lagonegro e offrirebbe maggiori opportunità di crescita professionale. Inoltre, la città di Sapri è più vicina al luogo di residenza dei medici.
Alcuni giorni fa Francesco Piro, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, ha rassicurato i cittadini del territorio sulle sorti della struttura, dichiarando che “il pronto soccorso non è a rischio chiusura“, per via del fatto che “i vertici regionali e dell’azienda sanitaria San Carlo sono già al lavoro per sopperire alla carenza di personale prevista”. Piro ha poi aggiunto: “Dispiace vedere colleghi consiglieri regionali quasi esultare per questa vicenda”.
Infine ha invitato il sindaco di Lagonegro, Salvatore Falabella, a provare a cercare soluzioni nelle sedi opportune ed idonee e non sui social.
Falabella, ha dichiarato che la perdita di sei medici è un “danno grave” per l’ospedale e per l’intera comunità. “Questa decisione è un duro colpo per il nostro territorio. Il pronto soccorso di Lagonegro è un presidio fondamentale per la salute dei cittadini e il suo depauperamento mette a rischio la sicurezza di tutti“.
Il trasferimento dei medici ha suscitato altre polemiche politiche. Il capogruppo del Partito Democratico in Regione Basilicata, Roberto Cifarelli, ha presentato un’interrogazione al presidente della giunta regionale e all’assessore alla Salute. Cifarelli ha chiesto di conoscere le ragioni del trasferimento dei medici e di verificare se vi siano le condizioni per garantire la continuità del servizio al pronto soccorso di Lagonegro. La perdita di sei medici è un segnale preoccupante – ha aggiunto il consigliere dem -. È necessario che la Regione Basilicata intervenga per garantire la sanità pubblica sul nostro territorio”.
Trasferimento medici Lagonegro Sapri: la carenza di personale in Basilicata
Il trasferimento dei medici dall’ospedale di Lagonegro a quello di Sapri è un caso emblematico delle difficoltà che sta vivendo la sanità pubblica in Italia. La carenza di personale medico è un problema che si registra in tutto il Paese, e che sta mettendo a dura prova il sistema sanitario.
In Basilicata, la situazione è particolarmente critica. La regione ha un organico medico inferiore alla media nazionale, e la carenza di personale è più accentuata nelle aree interne.
Secondo il rapporto “La sanità italiana al bivio: tra crisi e riforme” della Fondazione Gimbe, la Basilicata è una delle regioni con il rapporto medici-popolazione più basso d’Italia. Inoltre, secondo l’indagine “L’ospedale del futuro” di Confindustria Sanità, la Basilicata è una delle regioni con il tasso di turnover del personale medico più alto d’Italia.
Il trasferimento dei sei medici da Lagonegro a Sapri è un ulteriore elemento di criticità per la sanità pubblica nella regione.