Denis Bergamini, calciatore ferrarese cresciuto in Calabria, è stato trovato morto nel 1989. La sua morte è stata inizialmente archiviata come suicidio, ma dopo anni di battaglie legali la famiglia ha ottenuto la riapertura delle indagini. Il processo è ancora in corso.
Denis Bergamini, all’anagrafe Donato Bergamini, è stato un calciatore italiano nato ad Argenta in provincia di Ferrara, il 18 settembre 1962.
Dopo gli esordi nei campionati minori in Emilia Romagna, nel 1985 viene acquistato dal Cosenza che milita in Serie C1, club con il quale giocherà per 5 stagioni, conquistando una promozione in Serie B, campionato nel quale riesce a mettere a segno un solo gol.
La morte di Denis Bergamini
La mattina del 18 novembre 1989, il corpo di Bergamini è stato trovato esanime lungo la Statale 106, nei pressi del Castello di Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza. La prima autopsia ha stabilito che la causa della morte era stato un incidente stradale, ma la famiglia Bergamini ha sempre sostenuto che il calciatore fosse stato ucciso.
Le indagini
Le indagini sulla morte di Bergamini sono state inizialmente archiviate come suicidio, ma nel 2011 la famiglia ha ottenuto la riapertura del caso. Nel 2021, Isabella Internò, ex fidanzata di Bergamini, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio volontario.
Il processo
Il processo a Isabella Internò è iniziato il 16 novembre 2022. La donna ha sempre respinto le accuse, sostenendo di essere innocente. Il processo è ancora in corso.
Conclusione
La storia di Denis Bergamini è una storia di dolore e di giustizia negata. La famiglia Bergamini lotta da anni per ottenere la verità sulla morte del figlio, e la loro battaglia è diventata un simbolo della lotta contro la violenza di genere.
Approfondimenti:
- Video intervista a Donata Bergamini
- Video intervista a Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini
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