Il Comune di Paola è soccombente nei giudizi dei procedimenti intrapresi dai cittadini sui tributi. La sentenza della Cassazione avrà un impatto significativo sul bilancio del Comune.
Sulla questione del Comune di Paola soccombente nei giudizi dei procedimenti intrapresi dai cittadini vessati da bollette illegittimamente inviate poiché prescritte interviene oggi Andrea Signorelli, consigliere comunale di Rete dei beni comuni.
“Sull’acqua del 2019 – afferma -, era evidente che trattandosi di fatture emesse dopo il 1º gennaio 2020, indipendentemente dal periodo a cui si riferiscono, deve ritenersi applicabile il nuovo termine di prescrizione biennale, decorrente tra l’altro proprio dal giorno dell’emissione della fatture ed nel termine di due anni da questo, come per le bollette 2019 emesse a gennaio 2020″.
E ancora: “Il Comune di Paola eccepisce, in ordine al decorso del tempo, il periodo di sospensione degli accertamenti fiscali di cui all’art. 67 del D.L. 18/2020, confondendo appunto l’accertamento fiscale con quello relativo alle entrate patrimoniali di cui invece si tratta, a cui si accompagna e fa seguito l’incredibile errore di confondere detta sospensione con quella disciplinata dalla norma che regola, invece, la sospensione della diversa attività di riscossione.
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Si fa una inconcepibile confusione – prosegue Signorelli – tra attività diverse che regolano le diverse entrate, confondendo dapprima le entrate fiscali con quelle patrimoniali e poi tra accertamento e riscossione.
Di quanto accade e continua ad accadere l’amministrazione comunale e l’organo di revisione dovranno tenere conto nella redazione e valutazione del piano di riequilibrio che a brevissimo dovrà essere portato in consiglio comunale per la sua approvazione. Si dovranno fare tutte le opportune valutazioni sui ruoli pendenti, anche quelli ancora non notificati ma ugualmente prescritti quindi procedere ad opportune valutazioni sull’ammontare preciso del deficit da ripianare e sulle reali e realistiche previsioni di entrata.
Ogni consigliere comunale – conclude l’esponente di Rbc – con il proprio voto se ne assumerà le conseguenti responsabilità. Ancora una volta questo movimento sente proprio il dovere morale di rendere partecipi pubblicamente e per tempo le proprie valutazioni, nessuno potrà dire non lo sapevo, non mi è stato detto“.
Rbc aveva sollevato il problema anche per l’enorme buco di bilancio consequenziale.
La Prima Presidente della Cassazione Margherita Cassano, con sentenza pubblicata il 10 maggio 2023, ha stabilito che per le bollette dell’acqua del 2019, trattandosi di fatture emesse dopo il 1° gennaio 2020, deve ritenersi applicabile il nuovo termine di prescrizione biennale, decorrente dal giorno dell’emissione della fattura.
In questo modo, la Cassazione ha confermato la tesi sostenuta dal movimento civico Rbc, che aveva sollevato il problema già nel 2022.
Il Comune di Paola, invece, aveva eccepito il periodo di sospensione degli accertamenti fiscali di cui all’art. 67 del D.L. 18/2020, confondendo l’accertamento fiscale con quello relativo alle entrate patrimoniali di cui invece si tratta.
La sentenza della Cassazione avrà un impatto significativo sul bilancio del Comune di Paola, che dovrà rinunciare a entrate per decine di milioni di euro.
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