Il vescovo Stefano Rega presenta la Lettera pastorale “Cristiani dell’oltre”

Il vescovo della Diocesi San Marco Argentano – Scalea, Stefano Rega presenta la Lettera pastorale “Cristiani dell’oltre”.

C’è attesa e curiosità sul messaggio contenuto nella Lettera pastorale che monsignor Stefano Rega, vescovo della Diocesi San Marco Argentano – Scalea, presenterà alla comunità territoriale in occasione dell’evento che si terrà venerdì 22 settembre 2023, alle 18 e 30 nell’Anfiteatro di Belvedere Marittimo.

La “Chiesa in uscita”, come ha ribadito Papa Francesco, intraprende un nuovo percorso, sorretto dalle indicazioni scaturite dal Cammino sinodale che ha offerto e continua a offrire, spunti di riflessione, per alimentare il dialogo con la società nella sua interezza.

L’obiettivo del nuovo vescovo, Stefano Rega è quello di affrontare le complesse tematiche sociali che affliggono la Calabria e che richiedono nuove strategie d’intervento per adeguarsi alle trasformazioni avvenute nella società calabrese.

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Un modo innovativo per interpretare il rapporto tra la Chiesa e la realtà esterna, con la finalità di avviare un percorso spirituale virtuoso, con l’attenzione rivolta alle reali esigenze di una società in rapido cambiamento. Insomma una Chiesa al passo con i tempi.

Il programma dell’evento diocesano prevede i saluti del vicario generale, monsigonor Ciro Favaro. Farà seguito una Lectio divina a cura di suor Anita, monaca della Piccola famiglia dell’Annunziata di Bonifati. L’incontro si concluderà con l’invito alla lettura della Lettera pastorale del vescovo.

Si tratta di una lettera aperta indirizzata dal Vescovo al clero e ai laici della sua diocesi. Le prime lettere pastorali compaiono tra l’età antica ed il primo periodo medievale. I vescovi le utilizzavano come strumento magisteriale per fornire indicazioni da adottare in seno al territorio diocesano e per tradurre i suggerimenti forniti dalla Santa Sede. Oggi la Lettera pastorale viene utilizzata per dare coraggio, speranza e per tracciare la strada da percorrere insieme come comunità diocesana.