L’amministrazione comunale di Santa Maria del Cedro pronta a predisporre gli atti di proroga delle concessioni sul demanio in scadenza non rinnovabile a fine 2023.
La Giunta del Comune di Santa Maria del Cedro è pronta a predisporre le proroghe di un anno delle concessioni del demanio la cui scadenza, per legge, è prevista il 31 dicembre 2023.
Lo rende noto il sindaco del comune della Riviera dei Cedri, Ugo Vetere. In una sua comunicazione viene sottolineato che si procederà in tal senso grazie alla cosiddetta “legge sulla concorrenza”, approvata dal governo Draghi nel 2022.
La norma, infatti, prevede che l’autorità competente possa spostare la scadenza delle concessioni, non oltre il 31 dicembre 2024, in presenza di ragioni oggettive che impediscano la conclusione della procedura selettiva. È il caso, ad esempio, dell’esistenza di contenziosi o di difficoltà a istruire i bandi di assegnazione prima del 31 dicembre 2023.
Il tutto, mentre ancora non risulta sciolto il nodo tra il divieto di proroga stabilito da una sentenza del Consiglio di Stato e lo spostamento della scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2024 fissato a febbraio scorso dal Governo Meloni con il decreto milleproroghe.
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“Ancora una volta – commenta il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere – i sindaci e le amministrazioni comunali, così come i responsabili degli uffici tecnici comunali, si devono sostituire al governo centrale, che a 3 mesi dalla scadenza della validità dei titoli concessori non ha affrontato la problematica e non ha dettato i principi e le linee guida ai quali le amministrazioni comunali devono attenersi sia con riferimento al contenuto delle gare che ai diritti di chi oggi è titolare di concessione demaniale e di strutture turistico ricettive”.
Vetere, spiega così l’impossibilità di predisporre i bandi: “In soli 3 mesi, gli uffici comunali dovrebbero procedere al compimento dell’intero iter previsto dalla normativa di riferimento. Ovvero pubblicare il bando senza riferimenti normativi, procedere all’espletamento delle procedure di gara, determinare l’indennizzo in favore di chi oggi è titolare di
concessione demaniale.
Se il governo dovesse intervenire, l’amministrazione comunale e l’ufficio demanio di Santa Maria del Cedro si adegueranno. Per ora – ha aggiunto – dobbiamo tutelare gli imprenditori e i lavoratori del settore turistico e la comunità tutta che vive di turismo. Se gli stabilimenti balneari fossero rimossi, non si potrebbe garantire per il 2024 i servizi essenziali e fondamentali che assicurando la presenza sul territorio di turisti”.