Furto di rame provoca temporaneo malfunzionamento del depuratore di Santa Maria del Cedro. Bottino da circa 40 mila euro.
Un furto di rame, di un autocarro, di attrezzature da lavoro e carburante, per un valore di circa 40 mila euro, è stato effettuato a danno del depuratore di Santa Maria del Cedro presumibilmente nella notte tra venerdì 8 settembre 2023 e sabato 9.
La scoperta è avvenuta ieri mattina, di buonora, quando i dipendenti dell’impianto si sono recati sul posto di lavoro trovando il cancello di ingresso spalancato e i macchinari fermi.
Le verifiche, svolte immediatamente, hanno portato ad accertare che dopo aver forzato il lucchetto del cancello i malviventi si sono introdotti nell’impianto. Una vota dentro hanno disattivato la corrente, tranciato e portato via i cavi elettrici che alimentavano il sistema di depurazione. I ladri hanno rubato complessivamente circa 200 metri di cavi in rame, dal valore di circa 20 mila euro. Qualcosa di simile si era verificato a Scalea a danno, in quell’occasione, del sistema idrico (leggi qui).
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Rubato inoltre un autocarro con gru del valore di 10 mila euro, di proprietà della ditta che gestisce il depuratore, compresi i documenti del mezzo di lavoro e la scheda carburante.
A completare il bottino, 2 pompe elettriche di sollevamento, attrezzatura varia da lavoro, tra cui un tagliaerba e un bidone aspiratutto. Il tutto per un valore di circa 10 mila euro.
Portati via anche circa 200 litri di gasolio in taniche da 25 litri, conservato presso l’impianto di depurazione come scorta per un gruppo elettrogeno.
Il furto di rame e degli altri beni è stato denunciato ai carabinieri della Stazione di Santa Maria del Cedro dai responsabili comunali e della ditta. L’Arma procede nelle indagini potendo contare già su alcuni elementi che possono condurre alla localizzazione della refurtiva, ma – a quanto pare – non su immagini da impianti di videosrveglianza o su testimoni.
Il responsabile dell’area Tecnica del Comune di Santa Maria del Cedro ha inviato una nota alla Provincia di Cosenza e all’Agenzia regionale per l’ambiente della Calabria per denunciare l’interruzione del servizio di depurazione a causa del furto di rame che ha colpito il depuratore.
“Il ciclo di depurazione biologico è attualmente fuori esercizio – informa il Comune nella nota – e tramite l’utilizzo dei gruppi elettrogeni presenti all’interno dell’impianto vengono tenute in esercizio le fasi di grigliatura, di stacciatura e di disinfezione.È altresì in esercizio il pompaggio in condotta sottomarina che, si ricorda scarica a 1500 metri dalla costa”.
L’ente stima il ripristino della rete elettrica e dunque della piena funzionalità dell’impianto in almeno 2 mesi. “Fino al completamento dei lavori non potranno essere garantiti i limiti di accettabilità di cui al
D.Lgs. 152/2006 – aggiunge il responsabile dell’area tecnica -. Sarà cura di questo settore comunicare tempestivamente dell’avvenuto ripristino del ciclo di trattamento biologico”.