Aggiornata la Nuova Sabatini. È di poche settimane fa la notizia della revisione della normativa che consente di ottenere importanti agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali (macchinari, attrezzature, impianti, eccetera) sia attraverso acquisto che acquisizione in leasing.
Con l’aggiornamento attuato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy a luglio 2023, sono state modificate le regole per gli incentivi destinati alle imprese del settore agricolo e della pesca. Ma ci sono anche interessanti novità per chi mira ad ottenere le agevolazioni maggiorate della Nuova Sabatini Green.
Sì, perché con la circolare del 3 luglio sono state riviste le certificazioni ambientali richieste per ottenere il contributo in conto interessi in relazione agli investimenti green. Si tratta di fatto di un aggiornamento dell’elenco delle certificazioni di prodotto riconosciute a livello europeo per l’accesso ai contributi maggiorati.
L’elenco aggiornato a luglio 2023 è consultabile tramite i canali ufficiali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre le agevolazioni concesse tramite la Nuova Sabatini Green restano immutate. Le imprese che investono in macchinari, impianti e attrezzature nuove a basso impatto ambientale ottengono un contributo in conto interessi maggiorato del 30% rispetto a quello corrisposto con la Nuova Sabatini.
Per quanto riguarda invece le altre disposizioni normative oggetto del recente aggiornamento, con il recepimento delle novità introdotte in ambito UE dai regolamenti ABER e FIBER, cambiano le regole per la concessione delle agevolazioni in favore delle imprese che operano nei prodotti agricoli, nella pesca e nell’acquacoltura.
In particolare, le imprese che sono attive nel settore della produzione primaria, nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli devono rispondere alle disposizioni del regolamento europeo ABER. Pena l’esclusione dalle agevolazioni concesse nell’ambito della Nuova Sabatini.
Allo stesso modo, per le imprese che operano nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura sono chiamate a rispondere ai vari articoli del nuovo regolamento UE FIBER.
In alcuni casi vengono riviste anche le condizioni e gli importi delle agevolazioni, con modifiche alla circolare n. 410823 del 6 dicembre 2022. Ad esempio, da luglio 2023 nel caso di imprese operanti nel settore della pesca e acquacoltura (ai sensi dell’articolo 3 del regolamento FIBER) non possono essere concessi aiuti per progetti con spese ammissibili superiori a 2,5 milioni di euro. Ma sono previsti aiuti con un equivalente sovvenzione lordo fino a 1,25 milioni di euro all’anno per beneficiario.
La revisione delle regole per la concessione dei contributi non è quindi da intendersi come una riduzione delle agevolazioni. Anzi, in alcuni casi estende la platea dei beneficiari. Ciò che ha maggiore impatto è la necessità per le aziende di adeguarsi ai nuovi regolamenti UE. È importante quindi verificare il prima possibile la propria aderenza alle nuove norme, per approfittare di tutte le agevolazioni spettanti.
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