Un dirigente del Ministero dell’Ambiente deciderà al posto della Regione Calabria sull’Aia all’impianto di San Sago si Tortora.
Il Tribunale amministrativo della Regione Calabria, con propria sentenza ha nominato il capo del dipartimento Sviluppo sostenibile del Ministero dell’Ambiente quale commissario ad acta per il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) all’impianto di San Sago.
Lo stesso capo dipartimento ha “facoltà di delega ad altro dirigente del medesimo ministero“, si legge nella sentenza.
La decisione del Tar su ricorso del privato risale a qualche giorno fa, ma è stata appresa solo nelle ultime ore dal Comune di Tortora, e arriva dopo che la Regione Calabria non si è espressa in merito al rinnovo dell’Aia entro il 9 aprile 2023, come lo stesso Tar aveva stabilito.
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Il Comitato a difesa del fiume Noce, composto da amministrazioni comunale della valle dell’omonimo fiume e da associazioni ambientaliste, considera l’inerzia di Catanzaro un atteggiamento pilatesco e lancia una dura accusa.
“Abbiamo il legittimo sospetto che la Regione Calabria sia andata deliberatamente oltre i termini disposti dal Tar per lavarsene le mani e passare a un soggetto altro e distante il compito di assumere una decisione tutta formale e per niente politica come, invece, noi chiediamo da tempo”.
Come più volte scritto da queste pagine, si teme che con l’autorizzazione riprendano le attività presso l’impianto privato di depurazione rifiuti speciali e non situato in località San Sago, nel Comune di Tortora, ma al confine con la Basilicata e a due passi dal fiume Noce.