Pro loco e amministrazione comunale con Unpli Cosenza puntano a conquistare a breve marchi di riconoscimento per il Fusillo orsomarsese.
Orsomarso punta alla Denominazione comunale (De.Co) per il fusillo orsomarsese, riconoscendone la tipicità come prodotto alimentare del comune della Valle dell’Argentino. C’è la volontà dunque da parte dell’amministrazione comunale di deliberare a breve in tal senso.
Parallelamente, come apprendiamo da Antonello Grosso La Valle, presidente dell’Unione nazionale pro loco italiane (Unpli) della Provincia di Cosenza, la Pro loco di Orsomarso punta a ottenere per il fusillo orsomarsese la certificazione di Sagra di qualità, concessa dall’Unpli nazionale.
“Come unione provinciale – ha detto a Infopinione -, abbiamo sostenuto la richiesta con appropriata documentazione per l’ottenimento della De.Co. poiché costituirebbe anche un elemento di vantaggio per ottenere il marchio di Sagra di qualità Unpli. In merito a quest’ultimo aspetto ci tengo a rendere noto ai lettori che il procedimento ha ricevuto un giudizio positivo in prima istanza.
Ora – aggiunge Grosso La Valle -, durante l’edizione 2023 della sagra del Fusillo orsomarsese, prevista ad agosto, i commissari Unpli saranno presenti per le opportune verifiche sul prodotto e sull’evento. Incrociamo le dita ma, fuori da ogni scaramanzia, manca davvero poco ad ottenere il bollino Unpli”.
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De.Co. per il Fusillo Orsomarsese
La Denominazione comunale è un riconoscimento rilasciato dalle amministrazioni comunali italiane per tutelare e valorizzare prodotti tipici, ricette tradizionali, attività agroalimentari ma anche prodotti artigianali non alimentari, feste e saperi.
La De.Co. è cosa diversa rispetto alle denominazioni d’origine quali Dop, Igp o Stg: non è un marchio di qualità, ma un’attestazione di tipicità.
“Il fusillo – fanno sapere dalla pro loco di Orsomarso – è il prodotto simbolo orsomarsese, piatto contadino tradizionalmente preparato durante le feste. La ricetta di questa pasta fresca, lavorata a mano, è stata tramandata di generazione in generazione. Una volta cotto viene condito con ragù di castrato o, più semplicemente, di carne di vitello o di maiale.
Fondamentale nella sua realizzazione è il ferretto, utensile d’acciaio con sezione quadrata o tonda e sottilissimo. Va premuto sull’impasto fino a penetrare all’interno e con gesti rapidi si arrotola la pasta intorno fino a creare il fusillo orsomarsese.
Puntiamo – concludono dall’associazione – a portarlo fuori dalla produzione locale per creare fonti di reddito anche attraverso operazioni di marketing”.