Partendo dalla vicenda Aquafans il gruppo di minoranza propone la sua visione personale del primo anno di nuova amministrazione.
“La riacquisizione al patrimonio dell’Aquafans non è un successo che l’attuale amministrazione comunale può attribuirsi e rivendicare. È lo stesso De Lorenzo che in un trionfale ed autocelebrativo comunicato stampa definisce la questione del parco acquatico di Fiuzzi la conclusione di un iter. Un percorso, dunque, avviato da altri di cui l’attuale amministrazione non può prendersi meriti“.
Il gruppo di minoranza Amare Praia attacca il sindaco Antonino De Lorenzo, reo – a detta dei consiglieri Anna Maiorana, Carmela Filippelli, Angelo De Presbiteris e Tommaso Morelli – di essersi intestato il merito di aver riconsegnato alla proprietà pubblica il parco acquatico praiese (leggi qui).
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Secondo i consiglieri di opposizione l’attuale governo vive di “rendita” e beneficia di quanto lasciato in dote dalla precedente giunta guidata dall’ex sindaco Antonio Praticò. Muovendo da questa considerazione, il gruppo di Anna Maiorana critica questo primo anno di amministrazione comunale, il cui anniversario è caduto alcuni giorni fa.
“Il sindaco di Praia a Mare – sostengono i consiglieri – ha fatto il bilancio del suo primo anno di amministrazione comunale elencando una serie di interventi di cui però non troviamo traccia. De Lorenzo ha fatto sapere di aver ristrutturato ponti, strade, acquedotti e tratti fognari. A noi risulta che il dindaco abbia autorizzato solo lo scavo di un pozzo, per ben due volte e senza avere a sostegno dei progetti necessari le dovute autorizzazioni regionali (ne avevamo parlato qui). Come pure ci risulta l’aggravamento della problematica relativa all’approvvigionamento idrico, specie nei quartieri periferici, abbandonati dopo le vane promesse elettorali. Nonché l’esplosione anomala e quasi giornaliera dei tombini dai quali in modo incontrollato fuoriesce la fognatura creando non pochi disagi a livello igienico-sanitario. I cittadini si lamentano e protestano, spesso inascoltati”.
Anche sul settore delle costruzioni e delle opere pubblichi le cose, secondo Amare Praia, starebbero diversamente: “L’edilizia pubblica è completamente ferma – dicono Maiorana, Filippelli, De Presbiteris e Morelli -. A Praia a Mare c’è ormai solo qualche opera in fase di ultimazione ereditata dalla precedente amministrazione comunale, su cui, quando fa comodo, si scaricano colpe e responsabilità. Sempre nel suo trionfale comunicato Il sindaco ha il coraggio di parlare dell’asilo nido, omettendo i finanziamenti già in essere e il ritardo di un anno sui tempi previsti per l’apertura. De Lorenzo non ricorda di aver avuto l’abilità di far usufruire del nido solo nell’ultimo mese dell’anno scolastico, costringendo le famiglie a trovare soluzioni alternative”.
Poi, il capitolo tasse: “Nel suo bilancio di un anno – ancora il gruppo Amare Praia – il sindaco ha naturalmente omesso di citare uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale: i presunti livelli di alta pressione fiscale a carico dei contribuenti. De Lorenzo non avrebbe potuto citare questo argomento dal momento che la sua gestione dei tributi risulta fallimentare: prima ha fatto pesare la ripartizione delle quote Tari sulle sole utenze non domestiche, con aumenti, per le attività commerciali, fino al 52%. Poi ha aumentato anche le quote per le utenze domestiche. De Lorenzo ha inoltre riconfermato l’aliquota IMU approvata dalla precedente amministrazione. L’attuale amministrazione sta adottando, in modo ingiustificato e scorretto, due pesi e due misure per i contribuenti praiesi che risultano debitori di somme ingenti”.
Quanto ai servizi viene preso in esame il trasporto scolastico: “Per un anno intero ha fatto acqua da tutte le parti e numerosi bambini hanno dovuto viaggiare in piedi correndo rischi elevatissimi per la loro incolumità e con viaggi effettuati in orari assurdi per loro, per i genitori e per gli insegnanti costretti ad attendere fuori orario per non lasciare nessuno incustodito.
De Lorenzo parla di una Praia a Mare che è diventata più pulita ed accogliente con, addirittura, un servizio di raccolta rifiuti che è stato stravolto. Nella realtà e nei numeri, tutto è rimasto immutato come negli anni precedenti e i rifiuti, in centro come nei quartieri periferici, restano depositati davanti alle abitazioni anche in tarda mattinata. Il sindaco ignora che Praia a Mare non è solo il Viale della Libertà”.
La critica si spinge fino a tutti gli altri aspetti dell’agire amministrativo di una comunità: “Non esistono iniziative su politiche giovanili, istruzione, lavori pubblici, demanio, commercio, attività produttive e urbanistica – accusano i consiglieri di opposizione -. Il turismo resta un’idea visionaria senza progetti ancorati alla realtà. Sagre e feste di piazza non possono essere la soluzione. Non esiste un progetto di sviluppo di medio o lungo termine”.
Infine un tasto dolente: l’ospedale di Praia a Mare: “Neppure una parola. Il centrodestra ha fatto e farà, era stato il commento del sindaco De Lorenzo. Un commento inutile, che risale a 9 mesi fa. I praiesi aspettano ancora di sapere cosa intende fare questa amministrazione comunale per tutelare la salute dei suoi cittadini”, concludono Anna Maiorana, Carmela Filippelli, Angelo De Presbiteris e Tommaso Morelli.