Scoperte dai Nas tre false Oss, una anche legale rappresentante, in una struttura socio assistenziale per anziani non autosufficienti del Potentino.
Non avevano mai sostenuto gli esami abilitativi.
Tre operatrici socio sanitarie, una di esse anche legale rappresentante, di una struttura socio assistenziale per anziani non autosufficienti di Cersosimo, in provincia di Potenza, sono state destinatarie oggi, giovedì 4 maggio 2023, di altrettante ordinanze di misura cautelare interdittiva.
Ad emetterle, il Gip di Lagonegro su richiesta della locale procura che ha condotto le indagini con i carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni di Potenza. Le tre false Oss sono indagate in concorso per i reati di esercizio abusivo di professione sanitaria e falso materiale commesso da privato in certificati o autorizzazioni amministrative.
Secondo le indagini durate due anni, Ia legale responsabile della struttura di Cersosimo e le due operatrici dipendenti erano in possesso di certificati di abilitazione professionale Oss mai rilasciati dalla Regione Basilicata e dal relativo ente certificatore, non avevano frequentato alcun corso formativo né affrontato i relativi esami finali.
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Di conseguenza, le operatrici sanitarie sono state interdette per un anno dallo svolgere la professione, mentre la legale rappresentante è stata anche interdetta dal contrattare con Ia pubblica amministrazione per un anno.
L’inchiesta ha inoltre fatto emergere gravi carenze di natura igienico-sanitaria, strutturale e organizzativa, alcune poi sanate nel tempo. Tra queste l’avvio dell’attività senza autorizzazione e in presenza di ristrutturazione, ma anche l’assenza di figure previste per legge in una struttura di quel tipo.
I carabinieri hanno accertato anche un costante sovraffollamento dei pazienti arrivando anche ad accoglierne 15 invece degli 8 autorizzati.