Incontro tra le rappresentanze economiche e civiche interessate dalla Frana di Castrocucco con il sindaco di Maratea Daniele Stoppelli.
“Un tavolo di concertazione permanente e non episodico attraverso un metodo efficace di consultazione e condivisione delle decisioni da assumere a breve e medio termine, trasparenza nelle informazioni sullo stato dei lavori, coinvolgimento diretto del Governo tra ministeri interessati e della Regione Basilicata”.
Sono queste le richieste avanzate da tutte le parti interessate alla soluzione dei problemi derivanti dalla Frana di Castrocucco del 30 novembre 2022 nel corso di un incontro co il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli avvenuto ieri, venerdì 28 aprile 2023, ala presenza dei rappresentanti di comitati civici, Consorzio turismo Maratea e associazioni.
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“Da parte del sindaco-commissario è stato ribadito l’iter dei lavori come già comunicato nei giorni scorsi (leggi qui) con l’ipotesi di una soluzione d’emergenza per la metà della stagione estiva – fanno sapere i partecipanti.
I tempi, come le soluzioni tecniche da adottare per i comitati espressioni di imprese, cittadini, attività turistiche ed economiche, non sono variabili indipendenti, ma sono essenziali per il superamento, sia pure graduale, dello stato di emergenza che ha forti ripercussioni non solo sull’economia e la vita della comunità di Maratea quanto sull’intero comprensorio Lagonegrese-Pollino.
In questa nuova fase – a parere dei comitati – si registra una grave assenza della Giunta della Regione Basilicata in quanto non basta aver delegato all’assessore alle Infrastrutture Donatella Merra, alla quale si riconosce l’impegno svolto, su questioni limitate al ripristino della viabilità.
È mancata sinora una visione complessiva su come superare l’emergenza e favorire la ripresa. Intanto – è stato evidenziato – non sono state attivate forme di aiuto e sostegno alle imprese e ai cittadini. Scaricare ogni incombenza sul sindaco-commissario è un atto che compromette la stagione estiva tenuto conto che il comune non dispone di risorse finanziarie e umane di intervento.
Anche da parte dei ministeri alle Infrastrutture e Protezione civile, dopo la dichiarazione dello stato di calamità, si assiste ad una profonda sottovalutazione. Per questa ragione resta tuttora valida la proposta di una conferenza di servizio”, concludono.
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