Ci sarebbero immagini di una telecamera: un uomo incappucciato si avvicina furtivo al Lido da Pietro di Scalea prima del rogo.
Un’ombra, furtiva nella notte. Una notte neanche poi tanto inoltrata, ma quanto basta per fornire copertura a un’anima perduta, comandata e mossa da cattive intenzioni. Sono circa le 22 di martedì 24 gennaio 2023 sul Lungomare Ruggiero di Lauria di Scalea, zona Ajnella, quando al freddo di questi giorni sulla costa si contrappone un rogo che, invece di scaldare i cuori, gela le speranze della città.
Una telecamera posta in zona ha filmato quell’ombra: un uomo, presumibilmente, incappucciato e che si muove furtivamente e dopo qualche minuto va via lasciando dietro di sé fiamme sempre più alte man mano che passano i minuti.
Si tratterebbe del responsabile dell‘incendio che ieri sera ha devastato il Lido da Pietro di Scalea, struttura balneare e locale pubblico tra i più conosciuti di questa tipologia in zona. “L’ipotesi dolosa è al momento la più accreditata“, riferiscono intanto dal comando dei vigili del fuoco di Cosenza che ieri notte ha inviato sul luogo squadre dei distaccamenti di Scalea e Paola.
Su questi e su altri elementi lavora chi indaga: le forze dell’ordine territoriali che in un recente incontro tra amministratori comunali sono state definite sottodimensionate.
L’occasione – lo ricordiamo – è stata data da un altro incendio, quello che ha distrutto 3 autobus di linea della ditta Preite a Diamante (leggi qui). Uno dei dirigenti della società del Trasporto pubblico locale ha dichiarato che, per quanto in sua conoscenza, questo e altri episodi dolosi contro la Preite sono in mano all’Antimafia calabrese. Vedremo se anche l’episodio scaleoto avrà la stessa sorte.
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Solidarietà ai proprietari del Lido Da Pietro di Scalea
Intanto in città c’è rabbia, pur se mitigata dalle copiose manifestazioni di affetto e solidarietà nei confronti dei proprietari della struttura colpita.
Ora, anche l’amministrazione comunale parla senza mezzi termini di ‘Ndrangheta: “Pochi giorno dopo il nostro insediamento – spiega Giacomo Perrotta, sindaco di Scalea – abbiamo detto NO alla ‘Ndrangheta, affiggendo all’esterno della casa municipale la targa che giaceva da tempo nel fondo di un cassetto.
Con quel gesto intendevamo dare voce alla parte sana della Città che non vuole avere nulla a che a fare con la criminalità organizzata.
Oggi, a seguito dell’atto intimidatorio di chiara matrice malavitosa, che ha colpito la struttura balneare Lido da Pietro, ribadiamo con forza che Scalea ripudia la ‘ndrangheta.
Rimaniamo fermi nella fiducia verso lo Stato e le forze dell’ordine augurandoci che possano assicurare alla giustizia l’autore e gli eventuali mandanti di questo ignobile gesto e, allo stesso tempo, invitiamo la popolazione a non avere paura e a non abbassare la testa di fronte a qualsiasi atto di prevaricazione.
Alla famiglia Araugio, lavoratori seri ed instancabili, la massima vicinanza e l’invito a ritrovare le energie necessarie a risollevarsi dopo questo terribile episodio”, ha concluso Perrotta.