Conferenza dei servizi decisoria in programma il 28 luglio. L’assessore all’Ambiente, Cosimo Latronico, chiede massima partecipazione degli enti coinvolti.
Impianto San Sago di Tortora, dalla Basilicata si registrano mosse istituzionali per scongiurare la possibile imminente riapertura.
Interviene l’assessore Cosimo Latronico, sintetizzando i contenuti della comunicazione inviata dalla direzione generale del dipartimento Ambiente, territorio ed energia ai competenti enti regionali della Calabria per chiedere di posticipare la Conferenza di servizi decisoria sul tema convocata per il 28 luglio.
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“Alla Conferenza di servizi sul procedimento di riesame dell’Aia legata all’impianto di eliminazione dei rifiuti pericolosi e non di San Sago, nel Comune di Tortora, la Regione Basilicata intende ottenere il massimo coinvolgimento possibile degli enti lucani interessati alla vicenda, dalla Provincia di Potenza ai Comuni di Lauria, Maratea, Trecchina, Nemoli e Lagonegro.
Così come riteniamo necessaria la partecipazione ai lavori dell’Arpab – aggiunge Latronico -, organo di controllo e monitoraggio delle qualità ambientali del nostro territorio, coerentemente anche con il Piano di monitoraggio del fiume Noce da svolgersi in raccordo con Arpa Calabria per il tratto interessato dal sito Zsc ‘Valle del Noce’ ricadente nei comuni di Trecchina, Maratea e Tortora.
Inoltre, i nostri uffici non hanno ricevuto entro i termini previsti la copia del progetto relativo al procedimento in questione e confidiamo nel fatto che la competente autorità metta a disposizione sul proprio sito internet tutta la documentazione pervenuta affinché i soggetti coinvolti provvedano a formulare le proprie determinazioni.
Per tutte queste motivazioni, abbiamo chiesto ai competenti enti della Calabria di posticipare l’incontro a dopo l’estate”, conclude la nota.
Un altro tassello si aggiunge dunque alle attività in corso per scongiurare la riapertura dell’impianto di eliminazione dei rifiuti pericolosi e non di San Sago, nel Comune di Tortora. Il sito è posto nei pressi del corso del fiume Noce, al confine tra Calabria e Basilicata.