Un passo burocratico in avanti nella battaglia legale per la riapertura più volte promessa e alla quale i cittadini fanno fatica a credere.
“La Regione Calabria ha rimesso al Bollettino Ufficiale Regionale il Decreto con il quale viene integralmente recepito il c.d. Decreto Sciabica“.
APPROFONDISCI: COSA PREVEDE IL DECRETO SCIABICA
È quanto recita una comunicazione inviata alla cittadinanza dal Comune di Praia a Mare e a firma del sindaco uscente, Antonio Praticò.
Con il Comune di Tortora, l’ente conduce una battaglia per la riapertura dell’ospedale civico, chiuso oltre 10 anni fa e mai riaperto, a dispetto di alcuni annunci avvenuti in passato dalla politica a tutti i livelli.
“Oggi – si legge nel documento – è un giorno speciale per Praia a Mare, per Tortora e per tutto il nostro territorio: l’ospedale di Praia a Mare avrà finalmente la sua seconda vita. Abbiamo ottenuto quello in cui abbiamo creduto. La perseveranza, la nobiltà e la meritevolezza della causa per la quale abbiamo combattuto ci hanno ampiamente ripagati, sebbene dopo molti anni, del lavoro svolto e delle tante critiche che spesso ci sono state rivolte”.
Sulla questione dell’ospedale di Praia a Mare – come è noto – esistono delle sentenze del Consiglio di Stato che hanno ampiamente dichiarato illegittima la conversione dell’ex struttura sanitaria in un Centro di assistenza primaria territoriale.
Decisione alla quale le amministrazioni locali, Praia a Mare e Tortora in testa, che si sono succedute negli anni si sono opposte a suon di ricorsi. Purtroppo per la popolazione locale, nonostante i pronunciamenti del massimo giudice speciale amministrativo, a quelle sentenze non è mai stata data una concreta applicazione.
Una circostanza che si è verificata più volte (dell’ultima in ordine cronologico abbiamo parlato qui) e che ha convinto buona parte dei cittadini-pazienti a non credere al “mito della riapertura” fino al giorno in cui nell’edificio di località Santo Stefano non ci saranno tutte le dotazioni, tecnologiche ed umane, per poter parlare di Ospedale.