Rinviati a giudizio tutti gli altri indagati nell’inchiesta su presunti reati nelle gare pubbliche per la gestione del sistema di depurazione.
Barbara Mele, ex sindaca di San Nicola Arcella, è stata assolta nella fase preliminare dell’indagine Archimede.
Il Gup di Paola ha altresì rinviato a giudizio gli altri indagati:
- Tiziano Torrano, 49 anni di Diamante, responsabile dell’ufficio Tecnico del Comune di Diamante.
- Pasqualino De Summa, 57 anni di Diamante, titolare e legale rappresentante di ditte nel settore della depurazione.
- Giuseppe Maurizio Arieta, 57 anni di Scalea, già responsabile del servizio Lavori pubblici a San Nicola Arcella.
- Maria Mandato, 57 anni di San Nicola Arcella, legale rappresentante di una società nel settore della depurazione.
- Albina Rosaria Farace, 43 anni di Santa Maria del Cedro, responsabile tecnico del Comune di Sangineto.
- Francesco Fullone, 43 anni di San Nicola Arcella, tecnico della prevenzione Ambiente presso l’Arpacal.
- Enzo Ritondale, 41 anni di Diamante.
- Renato La Sorte, 54 anni di Nocera Terinese.
- Vincenzo Cristofaro, 51 anni di Belvedere Marittimo.
- Alberto De Meo, 52 anni di Santa Maria del Cedro.
- Francesco Astorino, 39 anni di Buonvicino.
- Giovanni Amoroso, 42 anni, di Buonvicino.
- Giovanni Palmieri, 48 anni di Paola.
- Giuseppe Oliva, 56 anni di Papasidero;
- Vincenzo Perrone, 64 anni, di Papasidero.
- Virgilio Cordero, 62 anni di San Nicola Arcella.
Il procedimento era scaturito dall’omonima indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola, svolta dai carabinieri e che aveva condotto il Gip Misiti ad emettere 10 ordinanze di misure cautelari. Al centro delle indagini presunti illeciti nelle gare pubbliche per la gestione del sistema di depurazione, come avevamo scritto in un precedente articolo.
La prima udienza del processo Archimede è prevista a settembre.
Il commento di Barbara Mele
Barbara Mele ha affidato a un post su Facebook un suo commento sulla vicenda: “Nell’ultima lettera indirizzata ai miei concittadini – ha scritto -, comunicavo la mia volontà di non ricandidarmi a sindaco perché profondamente provata da una vicenda giudiziaria, che mi aveva inferto ferite terribili che mai augurerei a nessuno.
La sentenza di oggi non mi restituisce affatto la gioia perduta, né l’entusiasmo che ho sempre avuto nell’esercitare, con disciplina e onore, la mia funzione di sindaco. Mi restituisce, però, la dignità di amministratore pubblico che ha sempre operato nella trasparenza e nella legalità a favore dell’interesse pubblico dei cittadini.
L’idea che solo uno di voi potesse serbare il dubbio sulla mia condotta è stato il peso più atroce che potessi sopportare dopo quello della morte di mio padre. Oggi, anche lui sarà felice perché giustizia è fatta e ringrazio i miei legali.
Non so cosa farò in futuro – ha aggiunto -. So, invece, cosa farò in questo bellissimo presente. Con la serenità ritrovata mi dedicherò alla mia famiglia che è stata la vera roccia a cui mi sono aggrappata in questi mesi terribili recuperando il tempo che le ho sottratto in tutti questi anni in cui ho dedicato tutte le mie energie a rendere San Nicola Arcella bella e accogliente.
Un grazie, infine, a tutti voi, cari concittadini per non avermi fatta sentire sola ed essere stati sempre al mio fianco in questa triste e amara vicenda che mi ha negato, per mia esclusiva volontà, il piacere di servirvi ancora”.