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Vaccini Covid-19 Calabria, arrivano le dosi di Novavax

Da domenica 27 febbraio consegna del vaccino che agisce preparando il corpo a difendersi dal virus con la proteina Spike.

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Secondo Poste Italiane, 31.800 dosi di vaccini Novavax verranno consegnate domani, domenica 27 febbraio 2022, alle aziende ospedaliere territoriali che si occupano della vaccinazione n Calabria.

“Le dosi saranno così ripartite territorialmente: 11.500 dosi a Castrovillari, 2.700 dosi arriveranno a Crotone, 6.000 a Lamezia Terme, 2.700 a Vibo Valentia e 8.900 saranno destinate a Melito Porto Salvo” si legge in un comunicato.

La fornitura alle strutture ospedaliere avverrà anche in questa occasione in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e l’Esercito Italiano.

Cos’è e come funziona il vaccino della Novavax

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Nuvaxovid, il vaccino prodotto dall’azienda di biotecnologie statunitense Noavax, è indicato a fornire l’immunità acquisita contro la malattia respiratoria acuta da Sars-CoV-2 e a prevenire il Covid-19 nelle persone a partire dai 18 anni di età.

Come sostenuto da Ema, Agenzia europea per i medicinali: “Nuvaxovid agisce preparando il corpo a difendersi dal Covid-19. Il vaccino contiene una versione di una proteina trovata sulla superficie di Sars-CoV-2 (la proteina spike), che è stata prodotta in laboratorio. Contiene anche un adiuvante, una sostanza per aiutare a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino.

Quando a una persona viene somministrato il vaccino, il suo sistema immunitario identificherà la proteina come estranea e produrrà difese naturali – anticorpi e cellule T – contro di essa. 

Se, in seguito, la persona vaccinata entra in contatto con Sars-CoV-2, il sistema immunitario riconoscerà la proteina spike sul virus e sarà pronto ad attaccarla. Gli anticorpi e le cellule immunitarie possono proteggere contro Covid-19 lavorando insieme per uccidere il virus, impedirne l’ingresso nelle cellule del corpo e distruggere le cellule infette.

Nuvaxovid viene somministrato in due iniezioni, di solito nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di 3 settimane l’una dall’altra”.


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