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Praia a Mare, ambiente: “Impensabile un convegno senza parlare della questione San Sago”

Intervento di Progetto Praia. Chiesto all’amministrazione di dare parola alle associazioni ambientaliste nell’imminente tavola rotonda.

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Progetto Praia è convinta che non si parla parlare di ambiente, di politiche ecologiche e di buone pratiche da adottare senza che si tocchi l’argomento San Sago.

Il movimento cittadino, impegnato nell’aggregazione di persone e idee in vista della prossima tornata elettorale per il comune di Praia a Mare, ha scritto all’ente e ha diffuso alla stampa il contenuto della comunicazione, al centro della quale è una tavola rotonda di cui avevamo riferito in un nostro articolo.

Ovvero, l’appuntamento dal titolo “Transizione ecologica tra mare e ambiente. Buone pratiche e progetti per un futuro più sostenibile”, organizzata dall’amministrazione comunale di Praia a Mare per giovedì 25 novembre 2021.

“L’importanza del tema – sostiene il gruppo – è fuori discussione, ma poniamo alcuni interrogativi all’amministrazione comunale di Praia a Mare, che ha organizzato e investito in questo convegno.

Come si conciliano le buone pratiche sull’ambiente con la mancata adesione dell’amministrazione stessa all’incontro del 6 dicembre presso la Regione Basilicata per la lotta contro l’apertura dell’impianto di San Sago?

Come si può pensare ad un futuro sostenibile se c’è il serio rischio di una nuova apertura dell’impianto di smaltimento di rifiuti anche pericolosi a poche decine di metri dal fiume Noce? Come mai nell’ordine del giorno non si parla proprio di tale questione ignorandola del tutto?

Speriamo che ci siano delle valide risposte a questi nostri interrogativi – prosegue la nota – sorti da un atteggiamento fuori luogo e anni luce lontano dalle moderne tecniche di comunicazione e collaborazione istituzionale.

Come anche speriamo che il futuro sostenibile immaginato dall’amministrazione comunale praiese passi da iniziative serie e concrete per il risanamento del canale Fiumarella che, da troppi anni oramai, impone un divieto di balneazione al centro del paese di oltre un chilometro e che inizia ad essere insostenibile per l’incalcolabile danno di immagine ed economico che subisce ogni anno Praia a Mare.

Proprio alla luce delle questioni attuali e in considerazione della natura delle tavole rotonde che sono genericamente luogo di dibattito – propone allora Progetto Praia – perché non dare la possibilità alle associazioni ambientaliste di intervenire in tale contesto in cui, tra l’altro, è presente uno dei massimi esperti italiani in tema di ambiente e buone pratiche, ovvero il presidente della Fee, Claudio Mazza?

Ci auguriamo che sia data voce a tutti e in particolare a chi, a differenza del Comune di Praia a Mare, si sta battendo davvero per buone pratiche e progetti per un futuro più sostenibile.

Ovvero – si chiude la nota – a tutte le sigle ambientaliste impegnate da tempo nella risoluzione del problema e che, a quanto pare, sono completamente ignorate dal sindaco di Praia a Mare”.


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