Questo il reato contestato dalla Procura al 42enne di Praia a Mare che avrebbe investito Salvatore Ponte a Cirella lo scorso 31 ottobre.
“Secondo una provvisoria ricostruzione dei fatti, da sottoporre al vaglio degli organi giudicanti e al contraddittorio tra le parti, il 31 ottobre, dopo aver pranzato con i propri familiari, Salvatore Ponte, 45enne di Belvedere Marittimo, sarebbe stato aggredito, per futili motivi relativi ad un parcheggio, dall’odierno fermato, sotto gli occhi increduli di diverse persone presenti.
Nel corso della lite, l’aggressore, salito improvvisamente a bordo della propria autovettura, avrebbe anche investito volontariamente la vittima trascinandola per diversi metri, per poi darsi a repentina fuga abbandonando il luogo dell’evento”.
I carabinieri della Compagnia di Scalea spiegano i motivi dell’arresto, avvenuto nella notte scorsa, di F. D., 42 anni di Praia a Mare, come questa mattina abbiamo scritto in questo articolo. Ovvero, in merito a quanto avvenuto domenica scorsa a Cirella, frazione di Diamante, nei pressi di un noto ristorante della località turistica.
Il 42enne, dunque, è destinatario di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Paola, del reato di tentato omicidio aggravato per aver agito per motivi abietti o futili.
“Il provvedimento – spiegano dall’Arma – scaturisce da un’attività d’indagine sviluppata dalla stazione carabinieri di Diamante e coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola, in seguito all’evento gravissimo verificatosi lo scorso 31 ottobre a Cirella.
Salvatore ponte, la vittima dell’investimento, trasportato dai sanitari del 118 presso il pronto soccorso dell’ospedale Annunziata di Cosenza, è tutt’ora lì ricoverato in prognosi riservata, in coma farmacologico e versa in pericolo di vita.
Al termine delle formalità di rito, F. D. è stato tradotto presso la casa circondariale di Paola in attesa dell’eventuale convalida del fermo da parte del Giudice per le indagini preliminari che dovrà verificare la fondatezza delle accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Paola”.