Parla su Facebook Giuseppe Ponte dopo i fatti di domenica scorsa. Dai carabinieri nessun aggiornamento. Indiscrezioni sul ruolo di un uomo di Praia a Mare.
“Sono Peppino, ringrazio di vero cuore tutti gli amici e tutte le persone che si sono strette in maniera indissolubile alla mia famiglia e a mio fratello Salvatore.
La vostra vicinanza ci rende più forti e soprattutto non ci fa sentire soli. Perdonate la mia foto. È solo per dire con assoluta forza, senza nessuna paura e in maniera irreprensibile che gli atti di violenza non ci appartengono, non possono essere azioni rilevanti del nostro quotidiano, nella maniera più assoluta.
È ora di dire basta. La preghiera ci salverà”.
Giuseppe Ponte scrive così dal suo profilo Facebook dopo i fatti accaduti a Cirella domenica scorsa (ne abbiamo parlato qui) e che hanno condotto all’investimento di suo fratello, Salvatore Ponte, che ora versa in gravi condizioni.
Il post sui social è corredato da una sua foto che mostra segni evidenti della colluttazione avvenuta in concomitanza con l’investimento del fratello.
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I carabinieri della compagnia di Scalea, guidata dal comandante Angelo D’Andrea, proseguono nelle investigazioni sul caso. Anche questa mattina, dal comando locale si sostiene che non ci sono aggiornamenti.
Ma già dal giorno successivo all’accaduto circola con insistenza la voce di sospetti attorno alla figura di un uomo, che vive e lavora nel territorio tra Praia a Mare e Tortora.
Oltre a dare un nome al responsabile dell’investimento, le forze dell’ordine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, dovranno stabilire in quali circostanze è maturato.