L’Agenzia regionale per l’ambiente della Calabria interviene dopo l’inchiesta della procura di Paola che ha coinvolto un proprio dipendente.
“La notizia dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Paola denominata Archimede riguardante la depurazione di alcuni comuni dell’Alto Tirreno cosentino che ha visto coinvolto, tra gli altri, un tecnico dell’Arpacal, è stata appresa con stupore e disorientamento.
L’Agenzia, sin d’ora, dà la sua disponibilità a fornire ogni utile documentazione per le attività di indagine esprimendo piena fiducia nell’operato della magistratura con la consapevolezza che sarà fatta chiarezza su una vicenda che crea sgomento e sfiducia nei cittadini.
E’ indubbio che quanto accaduto non può minimamente intaccare l’affidabilità tecnico-scientifica con la quale l’Agenzia svolge le sue attività di controllo e monitoraggio nel rigoroso rispetto delle norme vigenti in materia e soprattutto a tutela dei cittadini”.
Questo un comunicato stampa diffuso da Arpacal a margine delle risultanze dell’operazione Archimede.