Dalla spazzatura agli ingombranti, fino alle macerie della ristrutturazione. Cosa fare quando l’incivile deturpa ambiente e vista.
È una delle vedute più belle della Riviera dei Cedri e si può godere da una piazzola lungo la strada provinciale che collega Praia a Mare a San Nicola Arcella e alla Ss18.
Eppure è spesso una discarica a cielo aperto questo punto panoramico da cui sgranare gli occhi sul Golfo di Policastro, sull’Isola Dino, sull’Arcomagno e fino a Capo Scalea.
Avete presente le tonnellate di foto soprattutto su Instagram che ritraggono i posti appena elencati? Una buona quantità di esse sono scattate proprio da qui.
Ma, come spesso accade (e non è la prima volta che ne parliamo da queste pagine, ndr), il posto è oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti.
Da qualche giorno, lì c’è di tutto. Dai sacchi della spazzatura agli ingombranti, fino alle macerie della ristrutturazione di qualche casa dei paraggi.
A terra si notano perfino le feci di qualcuno e i relativi fazzoletti di carta usati per pulirsi (in basso a sinistra).
Non c’è dubbio che – è il caso di ribadirlo – chi getta rifiuti per strada è un coglione. Ma in questo caso lo è tre volte tanto.
- Non si fa!
- Esistono le isole ecologiche gratuite quasi in ogni comune. E se poi c’è da pagare paga lo smaltimento e basta.
- Quel posto è fantastico. Se proprio devi farlo, perché non scegli un posto degradato di qualche periferia?
La verità è che, forse, ormai si sono diffusi così tanto i sistemi di video sorveglianza nei comuni del territorio che i posti sicuri dove perpetrare lo scempio si sono ridotti.
Quel punto, stupendo, è però difficilmente controllabile. Inoltre, praticamente ogni volta, per pulire servono denunce pubbliche come quelle registrate nelle scorse ore sui social da parte di cittadini amanti dell’ambiente.
Aggiungiamo anche questa, sperando che chi è competente (ci risulta la Provincia di Cosenza) non si limiti semplicemente a pulire.
Ma, che chieda anche alle forze dell’ordine di verificare se attraverso i rifiuti possa essere in qualche modo possibile risalire all’identità dei responsabili.
E che, inoltre, provveda a studiare una soluzione per evitare che in futuro questo scempio possa ripetersi.
Abbiamo un territorio stupendo. Oltre che una amministrazione migliore, come suggeriscono passate e recenti vicissitudini giudiziarie, meriterebbe una cura migliore del suo patrimonio ambientale.