Secondo singolo estratto dall’album Tsunami del cantautore calabrese con la produzione artistica di Fabrizio Massara.
Esce oggi, venerdì 23 aprile, “L’amore è un Dio”.
Si tratta del secondo singolo estratto da Tsunami, il nuovo lavoro discografico di Modì, in uscita a maggio.
Un brano suggestivo, ispirato al film Bangla, caratterizzato da ritmiche incalzanti e un riff divertente e ricercato.
Il brano declina l’amore attraverso le diverse culture e religioni che abitano l’affascinante quartiere di Torpignattara, scenografia dell’intero disco Tsunami.
Evoca sensazioni e prospettive, facendoci venir voglia di ripercorrere quelle strade, con molta più attenzione ai dettagli e il desiderio di incrociare lo sguardo dei suoi abitanti.
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A caratterizzare il tutto, le sonorità Anni ‘70 e ‘80 già evocate dal primo singolo estratto, “Il sogno orientale”, frutto del lavoro in studio con Fabrizio Massara (già Baustelle), produttore artistico del progetto.
Cantautore, pittore e artigiano, Modì prepara la strada per il suo concept album ricco di riferimenti cinematografici e storici. Un disco pop che racchiuderà al suo interno tematiche sociali testimoniate in prima persona dal cantautore.
Chi è Modì
Giuseppe Chimenti in arte Modì è un cantautore calabrese di adozione romana.
Approdato nella Capitale per gli studi universitari, come molti, consegue la laurea con merito in scenografia e costume all’Accademia di belle arti.
Prima di dedicarsi alla carriera solista, milita in alcune band come chitarrista. Nel 2004 inizia a esibirsi cantando le proprie canzoni.
Nel 2009 debutta con il suo primo lavoro discografico, Odio l’estate, stampato in vinile in tiratura limitata dal Circolo degli artisti.
Nel 2012 pubblica per l’etichetta discografica Hidra Music Il suicidio della formica, il secondo disco, che riscuote pareri molto positivi.
Nel dicembre del 2017 con Testa di balena, il terzo lavoro in studio, battezza l’etichetta discografica indipendente “Oltre le mura records”, fondata dallo stesso cantautore.
Ora, Tsunami. Il disco narra del quartiere in cui risiede l’artista, Torpignattara, ubicato a Roma Est: quartiere anomalo, ricco di spunti poetici per il suo multiculturalismo, popolato da svariate etnie provenienti dall’oriente del mondo, un groviglio di profumi e colori che riecheggiano nel nuovo disco sotto forma di suoni e parole, che troveranno l’ascoltatore e soprattutto l’abitante del quartiere come dentro una sorta di specchio, dove è impossibile non immedesimarsi.