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Covid-19, La Calabria è l’unica regione che mantiene un livello di rischio alto

Dati oltre le soglia di allerta sia per i posti occupati da malati di Covid-19 in terapia intensiva che per quelli di area non critica.

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In uno scenario di diminuzione del livello generale del rischio in Italia, la Calabria è la sola regione che ha un livello di rischio alto.

È quanto emerso oggi dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sui dati relativi alla settimana dal 5 all’11 aprile e aggiornati al 14 dello stesso mese.

La Calabria figura tra le regioni oltre le soglia di allerta sia per i posti occupati da malati di Covid-19 in terapia intensiva che per quelli di area non critica.

32% nel primo caso (soglia 30%) e del 49% nel secondo, ovvero nei reparti di medicina generale, infettivologia e pneumologia.

Quest’ultimo dato viene registrato mentre a livello nazionale, per la prima volta da settimane, si è scesi sotto la soglia del 40%, secondo dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

Il bollettino della Regione Calabria di oggi, parla di 433 nuovi casi di positività e cinque decessi.

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Inoltre oggi, durante la conferenza stampa sull’analisi del monitoraggio settimanale della Cabina di regia, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha parlato di decrescita della curva italiana.

“C’è ancora un sovraccarico dei servizi assistenziali e si superano soglie per terapia intensiva e area medica, l’incidenza decresce ma molto lentamente. Quindi non bisogna allentare l’attenzione e si deve mantenere alta la guardia per contenere la diffusione del virus.

Con l’inizio delle vaccinazioni c’è stata una inversione e i casi stanno decrescendo tra over-80 ma anche tra 60-69enni, così come per l’età scolare”, ha detto.

Contestualmente, il premier Mario Draghi ha parlato di “riaperture” figlie di “un rischio ragionato”, proprio sulla base di dati nazionali in miglioramento.

Dal 26 aprile, in anticipo rispetto a quanto previsto – è emerso -, tornerà la Zona Gialla.

Ma “con un cambiamento rispetto al passato – ha aggiunto Draghi -, nel senso che si dà precedenza all’attività all’aperto, anche la ristorazione a pranzo e a cena.

E alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione, mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza”.

È stato inoltre annunciato che gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi.

Le aperture sono collegate anche ai livelli di vaccinazione raggiunti in Italia e – ha precisato ancora il premier – al mantenimento di comportamenti adeguati.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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