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Basta polemiche, il nemico è il Covid

Odiosa la strumentalizzazione politica dell’emergenza sanitaria. Bisogna remare tutti dalla stessa parte, dice Raffaele Papa.

bigmat fratelli crusco grisolia

DI RAFFAELE PAPA*

Tante le ambulanze in fila per ore all’ospedale Annunziata di Cosenza, non ci sono più posti, non c’è rimasta nemmeno un barella libera, il personale è allo stremo, ma continua a lavorare senza sosta nonostante la scarsità di altri operatori e mezzi.

Ma le ambulanze non sono vuote, portano uomini e donne in fila per la vita.

Sono loro, medici, infermieri, operatori sanitari che stanno salvando centinaia di vite in questa lotta senza fine che pare appena toccare la generale indifferenza.

La deriva del sistema sanitario calabrese è sicuramente acuita dalla pandemia che ha messo in evidenza le gravissime lacune, ma su tutto pesa come inamovibile macigno la colpevole conseguenza di 10 anni di commissariamento governativo.

Prima del Covid la sanità calabrese è stata sequestrata e quasi annullata da governi e commissari che oltre ad essere  complici, sono stati diretti responsabili di tutto ciò e di quello che non hanno saputo o voluto mettere in atto per dare a tutti noi il diritto alla salute.

Covid, disorganizzazione, carenza di strutture,  di mezzi e di personale non hanno permesso di curare e salvare vite umane.

Ad oggi l’unico argine è l’impegno, la costanza, l’encomiabile sacrificio di medici, infermieri, operatori sanitari e personale tutto che sanifica, pulisce, assiste e cura, oltre ai tanti volontari della croce rossa e di altre associazioni impegnati quotidianamente e senza alcuna riserva.

In questa situazione di vera e propria guerra è davvero triste e disarmante notare che alcuni continuano a fare strumentalizzazione politica.

Grave che alcuni, anche figure istituzionali, presi da sé stessi non hanno ancora compreso che questo è il tempo di remare tutti verso un unica direzione e contro un unico nemico la pandemia.

Oggi l’impegno di tutti è quello di contribuire affinché apparati pubblici e cittadini vadano verso univoci e urgenti obiettivi, evitare nuovi contagi, curare i malati, vaccinare.

Basta con la contrapposizione insensata e basta con la distruzione dell’avversario. Semmai, chi può intervenga in ogni modo per costruire e per determinare interventi risolutivi da parte del governo centrale. La Calabria fa parte dello Stato, fa parte dell’Italia ma a Roma forse non tutti lo sanno.

Ci sarà tempo per responsabilità e colpe, ora è tempo di salvare vite umane, la Calabria non può e non deve rimanere ultima.

Ogni rappresentante politico e istituzionale a ogni livello se ne faccia portatore in prima persona, perché il peggio possa essere evitato.

I cittadini siano consapevoli e responsabili tenendo bene a mente che la sicurezza sanitaria è bene collettivo ed è richiesta l’attenzione di tutti perché in queste condizioni il modo migliore per essere curati è quello di evitare il contagio.

*Consigliere comunale Tortora

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One comment

  1. L astrattismo narrativo tipico dell’ intellettualismo politico avulso dall effettività reale … si continua ad immaginare una realtà pandemica ampiamente smentita dai dati dell Oms e dai dati dell Iss e dell’ istat … bastava consultare qst fonti ufficiali per affrontare il tema con maggior obiettività … d altra parte si legge un invito ad una vaccinazione mostrando di ignorare quanto affermato da alcuni virologi… ovvero che i vaccini non danno copertura anzi sono veicolo di contagio come avvenuto in alcuni reparti ospedalieri italiani … un pensiero politico omissivo nel considerare l efficacia terapia domiciliare sdoganata dall autorità giudiziaria … per evitare la congestione ospedaliera … ma come al solito al pensiero politico piace perseguire logiche disobbiettive e poco propense ad uno sguardo analitico delle soluzioni con orientamento a 360 gradi… l auspicio per il prossimo futuro è di attendere un mutamente di mente che permetta più brillantezza di analisi.