Chi sono i 68mila della categoria “Altro” che hanno ricevuto le dosi? Il presidente dell’organismo Antonio De Caprio vuole vederci chiaro.
Oltre 68mila dosi di vaccino anti Covid-19 a soggetti classificati nella categoria “Altro” in Calabria.
I responsabili della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in Calabria saranno sentiti dalla commissione regionale anti ‘ndrangheta.
Il presidente dell’organismo consiliare, Antonio De Caprio, ha convocato per una audizione Guido Longo, commissario della Sanità calabrese, Fortunato Varone, delegato del soggetto attuatore per l’emergenza Covid, e Giacomino Brancati, dirigente vicario del dipartimento Tutela della salute.
Invitati anche il presidente del Consiglio della Regione Calabria, Giovanni Arruzzolo, e quello della commissione Sanità, Sinibaldo Esposito.
“Troppi punti oscuri – sostiene De Caprio -. C’è bisogno di trasparenza. Da più parti emergono difficoltà, volte a garantire l’inoculazione del siero immune alle categorie più vulnerabili”.
Le difficoltà di cui parla il presidente di commissione sono ben note e ne avevamo parlato qui.
“Lo scopo della commissione – afferma De Caprio – è ascoltare e cristallizzare unità di intenti per sopperire alle criticità. Gli interrogativi sono molti, soprattutto riguardo all’utilizzo di oltre 52 mila dosi di vaccino anti Covid per una generica categoria ‘altro’.
Ma altri chi? A chi sono state iniettate le dosi? È questo il quesito, rispetto al quale chiedo la verità, così come sull’utilizzo delle fiale di vaccino.
Il tutto – continua il presidente dell’antimafia regionale – al solo scopo di rendere trasparente una modalità di impiego dei sieri che vada nella direzione giusta: la tutela della salute dei cittadini.
Troppe le anomalie riscontrate e numerose le incongruenze, rispetto al modo di trattare la materia.
Ecco perché ho deciso di convocare la commissione. Continuo a lavorare. Non mi fermerò fino a quando la verità non verrà a galla”.