Saranno espropriati terreni e svolti nuovi scavi. Il sindaco Iorio: “Programmiamo il futuro e puntiamo a opportunità occupazionali”.
Il Comune di Tortora e la Soprintendenza archeologia della Calabria hanno stipulato un protocollo d’intesa in merito al progetto da 2 milioni di euro sul proprio patrimonio archeologico.
Ovvero l’intervento denominato “Blanda tra enotri, lucani, eomani e longobardi. Valorizzazione territorio di Tortora“.
“Gli interventi – commenta il sindaco Toni Iorio – sono previsti nell’area archeologica del Palecastro di Tortora.
Abbiamo discusso di questo importante traguardo e svolto un sopralluogo sul campo con il soprintendente della Provincia di Cosenza, Fabrizio Sudano, e Fabrizio Mollo, direttore di numerosi scavi oltre che autore di pubblicazioni sull’area”.
Ecco come saranno impiegati i 2 milioni di euro di cui ha beneficiato il Segretariato regionale Mibact Calabria con somme provenienti dal Fondo di Rotazione e finanziate nell’ambito del Piano operativo complementare Cultura e Sviluppo 2014-2020
“Di questa somma – spiega Iorio – una parte sarà destinata all’esproprio di alcuni terreni e la parte restante sarà investita nelle campagne di scavo.
Tortora sta per compiere un nuovo step nella conoscenza della propria storia grazie al finanziamento e alle competenze che la Soprintendenza metterà a disposizione”.
Il sopralluogo delle scorse ore è stato esteso anche all’area archeologica di località San Brancato, e al museo comunale nel centro storico di Tortora.
“L’obiettivo – conclude il sindaco di Tortora – è proseguire il lavoro fatto fino ad oggi, ma soprattutto programmare le prossime tappe di valorizzazione dell’area archeologica, cosi da rendere concrete opportunità occupazionali per la comunità tortorese e favorire ulteriormente la scoperta del territorio”.