Gli arresti operati oggi dai carabinieri sono una prosecuzione dell’indagine del 2016 sullo spaccio nelle principali località rivierasche.
I 33 arresti effettuati oggi su richiesta della Dda di Catanzaro contro il clan Muto di Cetraro sono una prosecuzione di “MUrales”, operazione del 2016.
In quella occasione i carabinieri misero in carcere 25 persone residenti e comunque operanti nelle piazze di spaccio di Scalea, Santa Maria del Cedro, Belvedere Marittimo, Diamante, Buonvicino e Sangineto.
Gli arrestati, tra cui anche alcune donne, erano stati accusati per lo più dei medesimi reati contestati nella nuova ondata di arresti: traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, possesso di armi.
Nella lista figurerebbero diversi nomi coincidenti tra le due operazioni.
Agli arresti, tuttavia, seguirono molte scarcerazioni, soprattutto dei principali indagati.
Il collegamento tra le due operazioni è una delle prime indiscrezioni filtrate prima che i dettagli vengano esposti in una conferenza stampa dal procuratore capo Nicola Gratteri.