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Poliambulatorio di Scalea: “Nessuna debolezza dell’amministrazione”

Nota del presidente del consiglio Gaetano Bruno in risposta a recenti attacchi portati dal gruppo di minoranza Per Scalea.

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“Il gruppo Per Scalea, o chi per esso, ha cercato di far passare la richiesta di locali inoltrata dal commissario e finalizzata a mantenere i servizi nel territorio comunale per un’intimazione, nel tentativo di comunicare un’immagine di debolezza di questa maggioranza“.

A dichiararlo è il presidente del consiglio comunale di Scalea, Gaetano Bruno, che interviene con un comunicato stampa sulla questione del Poliamabulatorio di Scalea.

L’ultimo aggiornamento sulla struttura dell’Asp di Cosenza è di qualche tempo fa e consiste nella richiesta da parte del commissario Vincenzo La Regina di locali, di proprietà comunale, nei quali trasferire i servizi del Poliambulatorio.

“Nonostante il nostro appello al confronto – ha aggiunto Gaetano Bruno – Le uniche parole che sono state spese dal gruppo Per Scalea sono arrivate dopo più di un mese dal consiglio comunale aperto.

E nonostante diversi incontri istituzionali avuti per altri motivi durante i quali nessuna domanda o richiesta è pervenuta riguardo al poliambulatorio”.

Secondo Bruno, la minoranza parla dei problemi della struttura di località Petrosa come se gli stessi fossero recenti.

E invece “sono gli stessi che per decenni chi amministrava e contemporaneamente lavorava all’interno del poliambulatorio non ha visto – ha detto Bruno -, nonostante il rischio concreto e certificato che quella struttura gli crollasse addosso.

Ma in quegli anni, gli oppositori di oggi non vedevano, non sentivano e soprattutto non parlavano.

Il lavoro sottotraccia – ancora il presidente del consiglio – è stato denigrato e schernito con accostamenti ad organi investigativi, che già si sono occupati di diverse vicende in questa città e che sarebbe forse il caso di non menzionare a sproposito”.

Bruno dedica poi un passaggio alle attese evoluzioni della struttura, quando ne sarà ripristinata l’agibilità.

Bisogna “non disperdere il patrimonio immobiliare dell’Asp trovando la soluzione migliore per il poliambulatorio, magari valutando e percorrendo la strada che ci siamo permessi di suggerire.

Ovvero, potenziare in questa sede i servizi di medicina territoriale per farne un’eccellenza da affiancare ai servizi dell’ospedale di Praia a Mare”.

Tornando all’immediato, Bruno ricorda quanto già proposto. Ovvero una “soluzione che consentirà di mantenere il 90% dei servizi a Scalea.

Deve solo essere presentata e ratificata in consiglio, luogo in cui mi auguro che, almeno su questa vicenda, prevalga il buon senso.

Come presidente del consiglio di Scalea – conclude – ho fatto quello che ritenevo più utile e giusto per la comunità che, privata di molti immobili comunali attualmente non utilizzati e non più nella disponibilità del comune, avrebbero sicuramente agevolato soluzioni diverse da quella prospettata alla maggioranza dal sottoscritto”.

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