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Covid Calabria, Unità di crisi suggerisce chiusura generalizzata delle scuole

Stop temporaneo alla didattica in presenza per agevolare le vaccinazioni che in regione sono ancora fortemente in ritardo.

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L’unità di crisi per la gestione del Covid-19 in Calabria ritiene che sia il caso di chiudere tutte le scuole in regione temporaneamente, per sicurezza e per favorire le operazioni di vaccinazione.

L’organismo si è riunito oggi in Cittadella esprimendo questo parere.

“Si ritiene opportuno e auspicabile – si legge in un comunicato stampa -, così come determinato in altre realtà regionali, la temporanea chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.

Ciò, anche al fine di avviare una massiccia e immediata vaccinazione a tutti gli operatori scolastici in modo che possano, al meglio e senza eccessivi rischi, operare all’interno degli istituti per la limitazione dei contagi con gli alunni in presenza”.

In precedenza il governo regionale aveva indicato la data del 10 marzo per avviare questa specifica somministrazione.

Tuttavia, la decisione definitiva sull’eventuale chiusura generalizzata delle scuole sarà presa solo dopo che la struttura commissariale nazionale per l’emergenza avrà fornito dati sulla distribuzione delle dosi di vaccino necessarie per la popolazione scolastica.

L’unità di crisi teme insomma per il trend in aumento dei contagi e suggerisce iniziative più incisive.

“La didattica in presenza – è stato verbalizzato – è un bene inestimabile dal quale non si può prescindere. Tale assioma non deve, tuttavia, impedire che sia messa in opera una strategia di ampio respiro che punti al contenimento dei contagi attraverso l’innalzamento di una vera e propria diga rappresentata dal personale scolastico vaccinato“.

Insomma, vaccini e sicurezza vanno a braccetto per una scuola sicura.

Attualmente, va però detto, in Calabria è stata somministrata poco più della metà (54,6 %, ultima in Italia) dei vaccini consegnati. Ovvero poco più di 100 mila su 185 mila, di cui 63 mila e oltre in ambito sanitario e poco meno di 10 mila agli over 80.

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In questo settore ecco cosa ha previsto l’Unità di crisi.

È stata ad esempio creata “una sezione del sito Rcovid19.it dedicata ai vaccini – si legge nella nota -.

La Protezione civile si impegna a organizzare un servizio di segreteria, anche attraverso il volontariato, per contattare i medici di Medicina generale e acquisire i dati da inserire nella apposita sezione del sito.

Quanto alla disponibilità di vaccini, il commissario della Sanità Longo ha riferito che, ad oggi, sono disponibili circa 55mila dosi e che la piattaforma dei flussi dei dati è stata realizzata da Poste italiane.

Stabilito inoltre che, entro le 20 di ogni giorno, dovrà essere messa a conoscenza, dal dipartimento Tutela della salute, dei dati di avanzamento della vaccinazione.

Alle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere è stato inoltre ordinato il completamento della Fase 1 della campagna vaccinale rivolta alle categorie target di cittadini già individuate, tra cui persone estremamente vulnerabili affette da patologie severe con immunodeficienza, anche pregresse, rientranti nelle Aree di patologia individuate a livello nazionale e identificate sulla base di un maggior rischio e di condizione di fragilità, con i loro accompagnatori e conviventi.

Questi soggetti, infatti – riporta il verbale –, hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o anche letali di Sars-Cov2.

L’Unità di crisi ha concordato anche di approfondire le procedure relative allo screening volte a rafforzare le misure di sorveglianza rispetto alle varianti del Covid eventualmente presenti in regione.

È stato inoltre deciso di richiedere all’Esercito l’attivazione di punti di vaccinazione provinciali.

Quanto all’ospedale da campo di Cosenza, verrà chiesta la sua trasformazione in centro di vaccinazione.

Stessa richiesta per la postazione drive through di Catanzaro, che sarà trasferita in un immobile idoneo di competenza dell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini”.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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