Secondo gli inquirenti, in concorso con Mario Russo, ha tentato di “aggiustare” alcune pratiche di invalidità.
Francesca Amoroso, assessore alla Pubblica istruzione, Cultura, Spettacolo, Turismo, Politiche giovanili e Sport del Comune di Diamante si è auto sospesa dall’incarico.
La decisione dopo il coinvolgimento nell’inchiesta antimafia Re Nudo, portata avanti dalla procura di Paola, affiancata da un magistrato della Dda, e dai carabinieri di Scalea.
La Amoroso risulta tra i 101 indagati per reati vari perpetrati nell’ambito dell’Asp di Cosenza.
Secondo gli inquirenti Francesca Amoroso è coinvolta nelle false attestazioni per la concessione di pensioni di invalidità in quanto componente della commissione dell’Asp di Cosenza per l’accertamento dell’invalidità e dell’handicap, nella sede di Diamante. (Clicca qui per il dettaglio)
Secondo i capi di imputazione, in concorso con Mario Russo, presidente della commissione stessa, avrebbe tentato in almeno due casi di far ottenere ad alcuni soggetti una classificazione della propria invalidità diversa dallo stato reale.
Entrambi i tentativi – riferiscono gli investigatori – non sarebbero andati a buon fine in quanto altri componenti della commissione erano di parere diverso e, per questo motivo, le pratiche in questione erano state trasmesse alla commissione di Cosenza.
In uno dei due casi citati, inoltre Francesca Amoroso avrebbe in seguito alterato il verbale di riconoscimento dell’handicap, con la complicità di un’altra indagata, anch’essa dipendente Asp.
Il giudizio “discorde” sarebbe stato trasformato in “unanime”.
L’amministrazione comunale di Diamante, guidata dal sindaco Ernesto Magorno si era schierata al fianco dell’assessore autosospesosi oggi, quando sono trapelate le prime notizie circa il suo coinvolgimento.
Ora, l’amministrazione comunale dichiara “piena fiducia e sostegno all’operato della magistratura inquirente.
Siamo certi e sicuri – viene aggiunto – che Francesca Amoroso dimostrerà la propria estraneità alla vicenda”.