Contestati i reati di truffa e falsa attestazione in servizio. Al centro delle indagini il poliambulatorio di Diamante.
Tre dipendenti dell’Asp di Cosenza, 2 di Diamante e 1 di Buonvicino, sono indagati dalla Procura della Repubblica di Paola per i reati di truffa e falsa attestazione in servizio.
Un dipendente in servizio al Poliambulatorio di Diamante si allontanava dal posto di lavoro senza timbrare il badge personale per svolgere faccende private.
In altri due casi, i dipendenti timbravano nella sede di Diamante prima di recarsi a lavoro a Praia a Mare e a Cetraro, “allungando” così l’orario di servizio.
Su di loro e dietro mandato della procura hanno indagato i carabinieri della compagnia di Scalea, comandata da Andrea Massari, che nelle ultime ore hanno notificato 3 avvisi di conclusione delle indagini preliminari.
I fatti contestati sono stati accertati a giugno e luglio 2019.
Gli investigatori “hanno raccolto elementi utili per supportare i capi di imputazione, certificando l’ingiustificata assenza in servizio degli indagati.
In particolare – spiega l’Arma -, lo scenario investigativo è il poliambulatorio Asp di Diamante dove un dipendente, in più circostanze, si allontanava dal posto di lavoro, senza timbrare in uscita il proprio badge personale, per questioni di carattere privato.
Mentre per altri due – aggiungono i carabinieri -, un uomo in servizio a Praia a Mare e una donna in servizio a Cetraro, l’accusa è diversa.
Nello specifico, all’epoca dei fatti, gli stessi avrebbero timbrato i propri cartellini personali, in modalità inizio e fine servizio, nel dispositivo installato presso il Poliambulatorio di Diamante e, successivamente, raggiungevano le loro rispettive sedi di lavoro.
Pertanto, il tragitto percorso era ritenuto servizio attivo. La condotta posta in essere ha inevitabilmente posto in errore l’Asp di Cosenza in sede di redazione dei compensi giornalieri dovuti“.